IL CASO

Pallone-spia cinese: antenne usate per raccogliere informazioni?

Secondo indiscrezioni di stampa a bordo strumentazione per geolocalizzare le comunicazioni e pannelli solari per alimentare i sensori di raccolta. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, potrebbe incontrare il responsabile cinese della diplomazia Wang Yi in settimana. Giappone e Corea del Sud si schierano al fianco degli Usa mentre la Russia punta il dito contro la Nato

15 Feb 2023

Nicola Desiderio

John Kirby

Il pallone-spia cinese abbattuto sullo spazio aereo americano sarebbe stato in grado di effettuare attività di intelligence grazie a sensori, antenne ed apparecchiature alimentati da pannelli solari che gli avrebbero permesso di raccogliere e geolocalizzare le comunicazioni. Queste sarebbero le conclusioni alle quali sarebbero giunti gli esperti dell’Fbi dopo aver analizzato i resti recuperati nell’Oceano Atlantico, al largo della Carolina del Sud, del pallone spia abbattuto da un caccia F-22 lo scorso 4 febbraio.

Dati radio e dai cellulari

Lo riporta il New York Times in un articolo che cita gli esiti, ancora parziali, degli investigatori delle varie agenzie i quali convengono sul fatto che il pallone-spia fosse in grado di localizzare dispositivi di telecomunicazione, cellulari e radio inclusi, e di raccogliere dati, ma che sicuramente non trasportava armi e non è sicuro se abbia sorvolato siti militari o di armi nucleari. Quando è stato abbattuto, il pallone-spia cinese alto 61 metri volava a 60mila piedi (oltre 18mila metri).

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Un’antenna di 9-12 metri

La Cbs ha anche affermato che, tra il materiale ritrovato, ci sarebbe un antenna lunga tra 9 e 12 metri e che la maggior parte del materiale elettronico si trovi ancora sul fondo dell’Oceano. Ora la priorità è capire quale tipo di informazioni siano state captate e raccolte e vedere se l’attrezzatura di bordo utilizza tecnologia americana o occidentale. Se così fosse, con ogni l’amministrazione Biden inasprirebbe le già esistenti misure di embargo e di non esportazione dei confronti della Cina.

Una task force per gli Ufo

È invece sicuro che Joe Biden ha ordinato la costituzione di una task force governativa per indagare sugli oggetti volanti non identificati. “Il presidente ha chiesto al Consiglio per la sicurezza nazionale – ha annunciato il suo coordinatore John Kirby (nella foto) – di formare una squadra che determini le modifiche da apportare alla politica del governo per localizzare, esaminare e neutralizzare oggetti volanti non identificati che potrebbero determinare un rischio per il traffico aereo e per la sicurezza nazionale”.

Il programma cinese

Kirby ha anche affermato che per i palloni-spia ci sarebbe un programma governativo specifico, che il loro contributo alle attività di intelligence da parte di Pechino sarebbe limitato, ma che potrebbe crescere nel futuro. Il funzionario ha inoltre affermato che “il processo di recupero dei detriti, relativamente al pallone spia cinese e agli altri oggetti volanti abbattuti negli ultimi giorni, sta continuando, e il presidente Joe Biden ha già disposto un rafforzamento delle attività di contrasto all’intelligence cinese”.

La smentita di Pechino

Pechino ha smentito questa versione, riferendo che l’oggetto volante era in realtà un dirigibile per osservazioni meteorologiche finito fuori rotta. Nel frattempo si sono verificate altre segnalazioni di Ufo “unidentified flying object” in Nord America tra cui quello di forma ottagonale sul Lago Huron, al confine tra Stati Uniti e Canada, sabato nel cielo di Yukon, in Canada, e venerdì nell’area di Deadhorse, in Alaska. Tutti abbattuti da aerei di Washington e Ottawa. Anche il Giappone parla di tre avvistamenti cinesi tra il 2019 e il 2021.

Giappone e Corea si allineano

Nel frattempo i governi di Tokyo, insieme a quello coreano, si sono schierati al fianco degli Usa come è emerso a margine di un incontro a Washington tra la vice segretaria di Stato Usa, Wendy Sherman, e i viceministri degli Esteri di Giappone e Corea del Sud, Takeo Mori e Cho Hyun-dong. Per rafforzare il concetto, la Sherman ha anche aggiunto che “non esiste alcun pallone governativo statunitense sui cieli della Repubblica Popolare Cinese. Nemmeno uno, punto”.

La Russia risponde

Nei giorni precedenti il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva affermato che i palloni che sorvolano gli Stati Uniti sono un esempio dell’aumento dello spionaggio contro i paesi della Nato da parte di Cina e Russia. A domanda dei giornalisti, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha sostenuto che queste affermazioni sono la dimostrazione dell’ostilità della Nato verso la Russia e che “per quanto riguarda la storia del pallone, non si dovrebbe dare la colpa a nessuno. Sarebbe meglio che gli americani affrontassero questa situazione da soli”.

Incontro distensivo Usa-Cina

Sul fronte diplomatico, l’unico segnale distensivo potrebbe essere rappresentato dall’incontro tra il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il responsabile cinese della diplomazia Wang Yi. Secondo fonti statunitensi, il colloquio potrebbe avere luogo già questa settimana, a margine della Conferenza sulla sicurezza previsto a Monaco di Baviera, in Germania tra il 17 e il 19 febbraio, oppure in occasione della ministeriale degli Esteri del G20 in programma in India, a New Delhi, l’1 e 2 marzo.

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