DIFESA

Spazio strategico, Iceye e Ssc uniscono forze per rafforzare la sorveglianza Nato



Indirizzo copiato

L’azienda finlandese leader nei satelliti radar Sar e la Swedish Space Corporation hanno firmato una lettera d’intenti durante il Nato Arctic Space Forum di Helsinki per esplorare una collaborazione strategica. L’obiettivo è rafforzare capacità autonome di intelligence spaziale per i Paesi nordici e l’Alleanza Atlantica

Pubblicato il 25 nov 2025



IMG_4257_EDITED.jpg

In un momento di crescente tensione geopolitica, la cooperazione spaziale fra imprese nordiche fa un salto di qualità: Iceye, azienda finlandese leader mondiale nei satelliti radar ad apertura sintetica (Sar), e la Swedish Space Corporation (Ssc) hanno siglato una lettera d’intenti (“Letter of Intent”, Loi) per rafforzare, in chiave strategica, le capacità spaziali autonome a sostegno della sicurezza dei Paesi nordici e della Nato.

L’accordo, firmato durante il Nato Arctic Space Forum di Helsinki, riflette la crescente integrazione strategica tra Svezia e Finlandia, due Stati che guardano con sempre maggiore attenzione al ruolo dello spazio nel garantire la sovranità e la deterrenza.

Cooperazione ambiziosa

L’oggetto della cooperazione è ambizioso: combinare la tecnologia Sar di Iceye, che permette osservazioni radar indipendenti da luce o condizioni meteo, con la rete globale di stazioni a terra di Ssc, la sua esperienza nelle operazioni di missione e le sue future capacità di lancio orbitale.

Secondo Pekka Laurila, cofondatore e chief strategy officer di Iceye, l’intento è esplorare “concept che rafforzino la collaborazione nordica per la sicurezza e la resilienza e garantiscano capacità affidabili di intelligence, sorveglianza e ricognizione (Isr) per la Nato e i Paesi nordici”.

Allo stesso tempo, Charlotta Sund, presidente e amministratrice delegata di Ssc, ha sottolineato che la Loi “supporta una cooperazione in difesa sempre più stretta anche nel dominio spaziale tra Svezia e Finlandia”.

Orizzonte strategico

L’orizzonte strategico è chiaro: potenziare le capacità di Isr via satellite in chiave alleata, con un focus particolare sull’Artico e sul fianco nord-orientale della Nato, aree considerate sempre più cruciali per la sicurezza collettiva.

Non è un caso che, pochi mesi fa, la Finlandia abbia siglato con Iceye un accordo da circa 158 milioni di euro per acquistare satelliti Sar e sistemi tecnici con l’obiettivo di costruire una capacità di sorveglianza spaziale sovrana. Questo investimento, che prevede anche opzioni per estendere la vita utile dei satelliti e ampliare il sistema, è oggi parte integrante del disegno strategico più ampio annunciato con la Loi.

Alle spalle dell’accordo, vi è un contesto politico e militare rilevante: durante il forum di Helsinki, il ministro della Difesa finlandese Antti Häkkänen ha proposto la creazione di una comunità multinazionale tra Paesi alleati che utilizzano satelliti Sar, per promuovere compatibilità, sinergie e “best practices”.

Ampia strategia

L’operazione Iceye–Ssc non è solo tecnologica, ma parte di una strategia che intreccia industria, Difesa e diplomazia spaziale. Da un lato, Iceye mette in campo la sua costellazione Sar ad alta risoluzione, capace di garantire dati di intelligence persistente in qualsiasi condizione ambientale. Dall’altro, Ssc mette a disposizione le sue infrastrutture a terra e la sua esperienza nei lanci orbitali futuri, via il suo centro Esrange nel nord della Svezia, che potrebbe giocare un ruolo chiave.

Questa alleanza rappresenta un “passo tangibile” – nelle parole delle due società – verso un rafforzamento rapido e concreto delle capacità spaziali dell’Alleanza, in aree strategiche come l’Artico, oggi sempre più al centro degli equilibri globali.

Articoli correlati