L'INTESA

Esa e Nasa insieme per le Scienze della Terra e la missione lunare

Le due agenzie rafforzano la collaborazione per sviluppare progetti spaziali in grado di affrontare il climate change e per l’iniziativa Pathfinder

13 Giu 2022

Nicola Desiderio

Esa e Nasa il 15 giugno prossimo firmeranno un accordo strategico per le Scienze dalla Terra e una lettera di intenti per la missione lunare Pathfinder. A mettere la penna sui foglio saranno Joseph Aschbacher e Bill Nelson in persona in occasione del Consiglio dell’Esa che si terrà presso la sede dell’Estec (European Space Research and Technology Centre) a Noordwijk, in Olanda.

Per il clima e per la Luna

Il primo accordo formalizza l’alleanza strategica per la lotta contro il cambiamento del clima, anticipata da una lettera di intenti firmata il 13 luglio scorso, mentre il nuovo memorandum prepara un’ulteriore collaborazione che si somma agli altri programmi già in corso come Copernicus Sentinel-6, Artemis, Mars Sample Return e altre missioni che riguardano l’Osservazione della Terra e per i quali sono previsti enormi stanziamenti nei prossimi 3-5 anni.

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Di fronte a 22 agenzie nazionali

L’importanza dell’occasione, che vedrà la presenza congiunta di 22 agenzie spaziali nazionali europee, sarà sottolineata ulteriormente dalla presenza dal deputy administrator di Nasa, Pam Melroy, che accompagnerà Nelson. Dal canto Aschbacher sarà formalmente affiancato dal direttore dello Human and Robotic Exploration, David Parker. Tutti e quattro saranno disponibili per una conferenza stampa congiunta, sia in presenza sia virtuale, che si terrà alle ore 12:40 del 15 giugno.

In preparazione del COP26

L’incontro con la duplice firma rafforza i rapporti tra i due lati dell’Oceano Atlantico in un’ottica non solo spaziale e scientifica, ma anche strategica. Inoltre, costituirà un’importante attività in preparazione del COP26 che si terrà il prossimo novembre. L’importanza dell’evento in Olanda è testimoniato anche dai toni. “Nasa ed Esa stanno percorrendo in prima fila la strada nello spazio, costruendo una collaborazione strategica per le Scienze della Terra che non ha precedenti” aveva affermato Nelson lo scorso luglio. Senza dubbio – aveva affermato dal canto suo Joseph Aschbacher – lo spazio è il punto più favorevole per misurare e controllare il cambiamento climatico, ma unire le forze è anche fondamentale per affrontare questo problema globale. Per questo l’accordo tra le nostre due organizzazioni è così cruciale”.

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