L'ANNUNCIO

La Nasa posticipa “New Frontiers” al 2026: problemi di budget

Prevista inizialmente per l’autunno, la pubblicazione dell’invito a presentare proposte per la prossima missione di scienza planetaria subisce uno slittamento di oltre due anni. E nel frattempo potrebbero cambiare anche altri obiettivi e cronoprogrammi

29 Ago 2023

Paolo Marelli

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La Nasa ha annunciato che ritarderà la pubblicazione del bando per la prossima missione di scienza planetaria New Frontiers, inizialmente prevista per questo autunno, a non prima del 2026 a causa di problemi di budget.

Il Science Mission Directorate (Smd) dell’Agenzia spaziale americana ha dichiarato che l’announcement of opportunity  (Ao) per la quinta missione New Frontiers slitterà e che l’elenco delle missioni ammissibili alla selezione potrebbe essere modificato.

Difficoltà di budget

L’incertezza del budget della Planetary Science Division (Psd) rende difficile il rilascio dell’Ao nel 2023 e la conseguente selezione di una nuova missione”, ha specificato l’Agenzia nel suo annuncio. “Il nuovo obiettivo della Nasa Smd è di rilasciare l’Ao finale non prima del 2026”.

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Fino a quest’estate, la Nasa ha lavorato per emanare la pubblicazione del bando per la missione New Frontiers al prossimo novembre.

27,2 miliardi per il 2024

Nelle ultime settimane, però, la Nasa ha rallentato questi piani, citando l’incertezza legata ai finanziamenti per il 2024, con un aumento dell’1% previsto nel 2025. Già a giugno i vertici dell’Agenzia avevano anticipato che era improbabile che ottenesse tutti i 27,2 miliardi di dollari richiesti per il 2024.

In occasione di una riunione della Nasa Smd alla fine dello scorso luglio, Lori Glaze, direttore della divisione di scienza planetaria dell’Agenzia, aveva avvertito di un possibile ritardo nella diffusione dell’invito della New Frontiers. “Se i livelli di finanziamento per la scienza planetaria previsti in questo contesto di ristrettezze di bilancio si realizzeranno effettivamente nei prossimi due anni o giù di lì – aveva detto la Glaze – è improbabile che saremo in grado di pubblicare New Frontiers prima del 2026”.

La lista delle missioni

La bozza dell’Ao richiedeva proposte per missioni su sei temi, come raccomandato dall’indagine sulla scienza planetaria del 2011: un ritorno sulla superficie delle comete, una missione sulla luna vulcanica di Giove, una rete geofisica lunare, una missione al Polo Sud della luna – Bacino di Hitken, una missione per caratterizzare la potenziale abitabilità della luna ghiacciata di Saturno, Encelado, e una sonda dell’atmosfera di Saturno.

Le modifiche al programma

Il ritardo potrebbe indurre la Nasa a modificare questa lista, sulla base delle indicazioni dell’ultima indagine sulla scienza planetaria pubblicata nel 2022. Il rapporto non raccomandava modifiche all’elenco delle potenziali missioni per la quinta competizione New Frontiers, ma offriva raccomandazioni per gli obiettivi della sesta e della settima.

Il sesto concorso New Frontiers

L’elenco dell’indagine per il sesto concorso New Frontiers ha mantenuto i piani di ritorno sulla superficie con campioni della cometa, una rete geofisica lunare e una sonda su Saturno, aggiungendo una missione con orbiter e lander verso un piccolo corpo celeste del Centauro nel sistema solare esterno, una missione di ritorno con campioni di Cerere, una missione di flyby (ossia, un volo ravvicinato) della luna di Saturno Encelado, un orbiter della luna di Saturno Titano e un esploratore in situ di Venere. Si tratta di missioni che il programma del 2022 prevedeva fossero sviluppate nel prossimo decennio.

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