LO STUDIO EUSPA

Green transition: tecnologie e piattaforme spaziali una svolta per il business

Grazie ai dati di Copernicus, Galileo e Egnos è possibile ottenere informazioni fondamentali nell’ambito delle strategie aziendali votate all’abbattimento e al monitoraggio delle emissioni e alla salvaguardia ambientale con importanti impatti economici. Trasporti, energia e agricoltura i settori che più potranno beneficiarne

26 Gen 2023

Nicola Desiderio

Come i programmi spaziali dell’Unione Europea possono dare il proprio contributo alla transizione ecologica che mira alla neutralità di anidride carbonica entro il 2050? Lo spiega lo EU Space for Green Transformation, rapporto che illustre tutte le possibili applicazioni offerte dai satelliti Copernicus, Galileo ed Egnos per permettere alle aziende di ridurre il proprio impatto ambientale e la propria impronta di CO2.

Al servizio del Green Deal

Lo studio (che può essere scaricato cliccando questo link) è prodotto dall’Euspa (European Union Agency for the Space Programme) e illustra quali sono le pratiche che industrie e imprese di ogni genere possono intraprendere in relazione alle infrastrutture spaziali messe a disposizione dall’Unione. Oltre alle cose da fare al loro interno, il documento fornisce anche informazioni sulle catene di approvvigionamento, anch’esse fondamentali per abbattere le emissioni.

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Copernicus, Galileo e Egnos in campo

Le reti satellitari Copernicus, Galileo e Egnos possono dare un contributo decisivo per controllare gli indicatori ambientali, ridurre l’impatto sul Pianeta e diventare più sostenibili guidando attivamente il processo di trasformazione con chiari benefici economici, sia in termini di efficienza operativa sia di riduzione dei costi. Gli obiettivi del Green Deal debbono e possono essere implementati proprio facendo leva sui programmi spaziali che l’Ue ha messo in campo nel corso degli anni.

L’economia spaziale è più verde

“I servizi e di dati spaziali dell’Unione Europea sono una risorsa importante per supportare l’implementazione del Green Deal. Le attività economiche, in modo particolare, beneficeranno di una miriade di possibili applicazioni per dati spaziali dell’Ue che si trasformano in condotte più verdi, riduzioni dei costi e efficienza migliorata” afferma l’Executive Director dell’Euspa, Rodrigo da Costa. Trasporti, energia, aviazione, agricoltura, forestazione ed estrazione di materie prime stanno già attingendo a tali risorse ottenendo benefici economici ed ambientali che diventano patrimonio di tutti.

Dai combustibili fossili ai rinnovabili

Il settore energetico, ad esempio, ha già avviato il passaggio dai combustibili fossili e quelli rinnovabili partendo dalla scelta dei siti. Tale elemento è prerequisito essenziale per la produzione efficiente dell’energia. I collegamenti alla rete, i dati meteorologici storici (irradiazione solare, intensità e direzione dei venti, correnti marine e altro ancora), insieme alle caratteristiche orografiche e topografiche, risultano elementi cruciali la cui scelta e gestione sono enormemente facilitati dai dati spaziali.

Dove mettere pannelli e turbine

I modelli di irradiazione forniti da Copernicus con il Copernicus Atmosphere Monitoring Service permettono di ottimizzare la localizzazione degli impianti fotovoltaici, così come i dati su venti e correnti marine permettono di capire dove posizionare pale eoliche o sistemi di produzione che sfruttano le maree. Una volta installati anche in siti difficili da raggiungere, i satelliti dei sistemi Galileo e Egnos facilitano la gestione e l’ispezione degli impianti guidando i droni di ricognizione aerea.

Accuratezza sempre maggiore

Con il nuovo sistema Galileo High Accuracy Service sarà possibile individuare ancora meglio i punti di maggiore irraggiamento e di intensità ventosa rendendo ancora più efficace l’utilizzo delle infrastrutture di produzione. Il rapporto mostra anche i benefici che già da tempo le applicazioni spaziali stanno portando alla cosiddetta agricoltura di precisione, permettendo un utilizzo più efficiente delle risorse, un minore impatto sull’ambiente e una migliore produttività. “Come il rapporto rende chiaro – conclude da Costa – i benefici ambientali globali permessi dai programmi spaziali dell’Ue sono semplicemente sostanziali”.

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