IL CASO

Aerospazio, i sindacati sul piede di guerra sul dossier Dema

L’azienda, considerata un’eccellenza del settore, in grave crisi. La Fiom Cgil denuncia una gestione “scellerata” da parte del management negli ultimi 5 anni e punta il dito contro la mancata convocazione da parte del Ministero delle imprese e made in Italy. Sarracino e Scotto del Pd chiedono a Urso di passare all’azione urgentemente

28 Giu 2023

Paolo Marelli

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I sindacati sono sul piede di guerra nel tentativo di salvare la Dema, azienda del settore aerospazio, travolta dalla crisi. ”Nel corso di questi mesi, e comunque negli ultimi cinque anni, abbiamo assistito a voci ricorrenti sul futuro del gruppo Dema, che non solo non hanno risolto i problemi di un’azienda mal governata e in una grave situazione economica, ma anzi hanno peggiorato e stanno mettendo in discussione le prospettive industriali e occupazionali di uno dei più grandi gruppi del settore dell’Aerospazio nel Mezzogiorno”, spiega Claudio Gonzato, coordinatore aerospazio per la Fiom-Cgil nazionale. 

Il sindacalista rincara la dose: “La responsabilità, a partire da una gestione scellerata delle risorse del gruppo dirigente nel corso degli anni, sia dal punto di vista economico che industriale, per la Fiom-Cgil va attribuita ai governi che si sono succeduti, alla politica locale e nazionale, e ad una classe imprenditoriale assente. Gli unici davvero interessanti al futuro industriale e occupazionale del gruppo Dema sono le lavoratrici e i lavoratori, la Fiom-Cgil e più in generale le organizzazioni sindacali”. 

Si cerca un acquirente

Mentre l’attuale proprietà attraverso il fondo di investimento sta agendo con un concordato in continuità presso il Tribunale di Napoli per evitare l’amministrazione straordinaria e cercare nel frattempo un acquirente per fare cassa, il Mimit – aggiunge Gonzato – non convoca le parti per capire i dettagli dell’operazione, e la politica locale e nazionale o non prende posizione o asseconda percorsi senza conoscere le vere prospettive industriali per il rilancio. Nel contempo molti lavoratori stanno scegliendo la strada dell’uscita volontaria, e gli ammortizzatori sociali sono ormai prossimi alla scadenza”. 

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Proclamato lo sciopero

“Per queste ragioni – conclude Gonzato – è inaccettabile che non ci sia una convocazione al Mimit, ed è altrettanto inaccettabile che le forze politiche non facciano azioni concrete perché ciò avvenga, come è inaccettabile che gli imprenditori non si palesino se non per speculare sul prezzo di acquisto, e non è accettabile che l’attuale direzione aziendale non dica in esplicito le intenzioni che ci sono dietro una presentazione di un concordato in continuità senza avere una prospettiva di rilancio industriale e occupazionale del Gruppo. Come Fiom-Cgil valuteremo sulla base di elementi concreti eventuali operazioni di acquisizione. A partire dallo sciopero unitario di Fim Fiom Uilm per la giornata del 10 luglio prossimo, le lavoratrici e i lavoratori e la Fiom-Cgil faranno sentire la propria voce per chiedere una prospettiva vera di rilancio industriale e occupazionale del Gruppo Dema“.

L’appello al ministro Urso

Non c’è più tempo. Il ministro Urso convochi con urgenza un tavolo di confronto con proprietà, lavoratori e sindacati per affrontare il futuro di Dema”. Lo chiedono in una nota i deputati del Partito Democratico Marco Sarracino e Arturo Scotto sul rischio di licenziamento dei lavoratori dell’azienda aeronautica di Somma Vesuviana (Napoli). 

“Si deve agire – spiegano Sarracino e Scotto – in fretta, con la consapevolezza che se non si interviene in modo risolutivo, si rischia di pregiudicare il futuro di una realtà che nell’ambito dell’aerospazio rappresenta un’eccellenza. Occorre, invece, trasformare questa crisi in una opportunità per il Mezzogiorno. Il Governo dia un segnale nel più breve tempo possibile, anche in vista dello sciopero del 10 luglio. Dica che vuole farsi parte attiva nel trovare una soluzione industriale. Auspichiamo e attendiamo dunque la convocazione del tavolo come del resto era l’impegno assunto”. 

670 dipendenti nel Sud

Dema è attiva nel settore aerospaziale sin dal 1993 come azienda innovativa, in particolare per la prodizione di stabilizzatori per aeroplani. L’azienda, raccogliendo la sfida competitiva imposta dalle odierne dinamiche di mercato, ha sviluppato consistenti programmi di ricerca e innovazione tecnologica a livello internazionale.

Il Gruppo Dema, con un organico di 670 dipendenti, ha sede a Somma Vesuviana (Napoli), Paolisi (Benevento) e Brindisi con stabilimenti produttivi e uffici di ingegneria. Oltre all’Italia, l’azienda è ubicata a Montréal (Canada) con Dema Aeronautics, centro di progettazione ed ingegneria.

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