IL FONDO DA 30 MILIONI

Aerospazio, nasce il Polo nazionale per il trasferimento tecnologico

Cdp Venture Capital annuncia l’avvio di Galaxia in collaborazione un pool di università. L’operazione è guidata dal fondo di Technology Transfer in partnership con Obloo. Advisor tecnici Esa e Asi. Si punta a sostenere oltre 30 nuove imprese in 4 anni

07 Giu 2023

Paolo Marelli

GALAXIA

Con i 30 milioni di euro del fondo d’investimenti Cdp Venture Capital decolla Galaxia, il Polo nazionale di trasferimento tecnologico per l’aerospazio, che nasce per dare un impulso concreto allo sviluppo di startup concepite all’interno dei laboratori di ricerca specializzati nel settore.

Il Polo si concentrerà nei diversi ambiti applicativi dell’aerospazio: dalle soluzioni upstream (propulsori, razzi e satelliti, veicoli spaziali sub-orbitali, strumenti di telemetria e tecnologie per i centri di controllo delle missioni) a quelle downstream (tecnologie di remote sensing per l’osservazione della Terra, tecnologie per la comunicazione e navigazione satellitare e applicazioni integrate dei sistemi di navigazione satellitare per usi specifici), oltre che in tecnologie abilitanti e in attività di trasferimento delle principali tecnologie da spazio a terra (spin-out) e da terra a spazio (spin-in).

Benefici per 30 nuove imprese

Galaxia avrà a disposizione in totale 30 milioni di euro nei prossimi 4 anni, per investire in oltre 30 nuove imprese nelle fasi proof-of-concept (prototipazione) e seed. L’operazione è guidata da Cdp Venture Capital attraverso il fondo dedicato di Technology transfer e prevede anche il coinvolgimento del fondo Italia Space Venture, nato nel luglio 2022 come strumento di sostegno per le iniziative imprenditoriali innovative in ambito spaziale e aerospaziale attraverso risorse provenienti dal fondo complementare al Pnrr. 

WHITEPAPER
Droni e space economy: cosa dice il mercato? E cosa dice la legge?
E-Commerce
Supply Chain Management

La partnership di Obloo

Partner imprenditoriale e co-investitore di Galaxia è Obloo, realtà con un significativo track record di investimenti early stage in startup deeptech e technology trasfer che si occuperà dello scouting, due diligence e dell’esecuzione (o messa a terra) degli investimenti, nonché di monitoraggio del portafoglio. Sono, inoltre, previsti accordi con corporate partners al momento in fase di finalizzazione.

Coinvolte le università

I promotori scientifici di Galaxia sono, in particolare, il Politecnico di Torino e Sapienza Università di Roma, insieme ad altre importanti università italiane tra le quali, l’Università di Padova e il Politecnico di Bari: i loro ricercatori potranno accedere agli investimenti proof-of-concept (prototipazioni) e beneficiare di un servizio specialistico di incubazione tecnica garantito da Obloo, con l’obiettivo di stimolare l’approdo sul mercato delle invenzioni prodotte dalla ricerca.

In campo anche Esa e Asi

Obloo, Lazio Innova e l’Incubatore del Politecnico di Torino I3P, inoltre, coordineranno il programma di business creation, messo a disposizione a livello nazionale per tutte le startup derivanti dall’attività di ricerca che saranno selezionate dal Polo stesso per investimenti seed. I servizi di incubazione tecnica e di business creation prevedono, inoltre, il coinvolgimento dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) in qualità di advisor tecnici di Galaxia.

Space economy in crescita

L’industria aerospaziale ha visto una forte espansione sia in termini di applicazioni tecnologiche che di attori coinvolti, soprattutto negli ultimi dieci anni. “Si stima – riferisce una nota di Cdp Venture Capital – che il comparto raggiungerà il trilione entro il 2040, dagli attuali 450 miliardi di dollari. In Italia, nello specifico, la space economy ha generato un fatturato di 18 miliardi di euro nel 2017, con oltre 60.000 addetti. Il nostro Paese è il quarto al mondo per esportazioni a livello mondiale”.

Strategico investire in nuove tecnologie

“Il lancio di Galaxia è un altro passo importante nel percorso che stiamo tracciando per colmare il gap italiano nel tech transfer e aprire i laboratori delle università ai mercati internazionali”, dice Enrico Resmini, amministratore delegato e direttore generale di Cdp Venture Capital: “Grazie ai progressi della ricerca, le tecnologie aerospaziali si sono rivelate determinanti per la crescita di molti Paesi. Oggi investire in queste tecnologie è strategico per preservare una eccellenza storica dell’industria italiana e sostenere la rapidità del progresso tecnologico del settore che ha ricadute di sviluppo nelle filiere produttive e occupazionali”.

Per Giuliana Mattiazzo, vice rettore Trasferimento tecnologico del Politecnico di Torino, queste iniziative “si collocano nell’ambito di un ecosistema territoriale molto forte nel settore, in cui il Politecnico svolge un ruolo da protagonista, come nella realizzazione della Città dell’Aerospazio”.

Spazio, cruciale per l’economia

Sapienza negli ultimi anni – afferma la rettrice Antonella Polimeni – ha raggiunto risultati di eccellenza nel settore aerospaziale e l’avvio di Galaxia rappresenta uno step importante nella direzione del rafforzamento della capacità del nostro ateneo di promuovere la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico nei settori high-tech”. Gli fa eco Nicola Redi, managing partner di Obloo: “Il settore aerospaziale è già oggi fondamentale per l’economia nel suo complesso e per la vita quotidiana di ciascuno di noi”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 2