IL CONTRATTO

Artemis: quasi 2 miliardi di dollari alla Lockheed Martin per le nuove navicelle Orion

La commessa conferma il contratto già siglato nel 2019 nell’ambito del programma di esplorazione lunare. Opzionate altre sei unità

24 Ott 2022

Nicola Desiderio

Orion
The Orion crew module pressure vessel for the Artemis III mission—the first vehicle under the Lockheed Martin OPOC contract—is undergoing assembly at NASA’s Kennedy Space Center.

La Lockheed Martin costruirà almeno altre tre navicelle Orion per le missioni Artemis. La nuova commessa è stata annunciata dalla stessa azienda aerospaziale che sta già costruendo cinque capsule Orion e prevede anche un’opzione per altre sei.

Costano il 30% in meno di prima

Il valore della nuova commessa è di 1,99 miliardi di dollari e corrisponde ad un taglio dei costi del 30% rispetto alle ultime tre Orion che già avevano visto dimezzare il loro prezzo rispetto alle prime due. Il primo abbattimento è dovuto alla rivisitazione dei processi di fabbricazione, alla digitalizzazione e all’ampio riutilizzo su Artemis 3 di componenti di Artemis 1, già completato e sistemato sulla sommità del razzo Space Launch System, destinato com’è noto al primo volo sperimentale in vista dell’omonima missione prevista per il 2024. Artemis 2 prenderà invece dalla navicella precedente ampie porzioni dell’avionica. Artemis 3 darà ad Artemis 4 invece la capsula pressurizzata e altre parti recuperate e ricondizionate.

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Artemis 1 già sul razzo, le altre in fieri

In realtà c’è già stata una Orion ed è la Eft-1 (Experimental Flight Test 1) lanciata il 5 novembre 2014 per validare diversi sistemi della navicella tra cui l’avionica, lo scudo termico, i paracadute nonché le sequenze di separazione e le operazioni di recupero. Artemis 2 e 3 sono in corso di lavorazione presso il Kennedy Space Center in Florida mentre Artemis 4 è a buon punto, con la sigillatura della capsula pressurizzata che è in corso al Michoud Assembly Facility della Nasa a New Orleans. Lo scudo termico è invece in via di realizzazione a Denver, presso gli impianti della Lockheed Martin dove si è iniziato a lavorare anche su Artemis 5. Per la riduzione dei costi sono stati importanti anche il lavoro congiunto con i fornitori e le economie di scala in vista dell’aumento della cadenza dei voli.

Si pensa già a Marte

Il contratto prevede anche l’opzione per altre 6 navicelle per un totale di 12 che, con le due precedenti fanno 14. Le prime tre appartengono ad un primo accordo siglato nel 2019 per 2,7 miliardi quando la Nasa fissò l’opzione per la più recente commessa da 1,99 miliardi e per le altre 6 navicelle che dovrebbero seguire secondo la formula contrattuale “quantità indefinita – consegna indefinita”. Quel che è sicuro che alcune di queste capsule Orion le vedremo nel prossimo decennio e riguarderanno già la seconda parte del programma Artemis, ovvero quella per portare l’uomo su Marte. Orion definisce le navicelle Orion come “costruite per portare gli uomini più lontano di quanto non siano mai andati prima”.

Piani per il prossimo decennio

“Lockheed Martin è onorata di collaborare con la Nasa per consegnarle la navicella spaziale Orion per le missioni Artemis. Questa commessa include la navicella stessa, la pianificazione e il supporto alla missione, e ci porta verso gli anni 2030. Siamo alla vigilia di un lancio storico dando il via all’era di Artemis e questo contratto mostra che la Nasa sta facendo piani di lungo termine verso la vita e l’attività sulla Luna e, allo stesso tempo, si sta concentrando sul portare gli umani su Marte” ha dichiarato Lisa Callahan, vice president e general manager for Commercial Civil Space di Lockheed Martin.

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