L'APPELLO

Fondi Esa, l’Asas al Governo Meloni: “Tutelare le aziende italiane”

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Il presidente dell’associazione di Confindustria, Silvano Casini, punta il dito contro il dirottamento delle risorse verso le imprese francesi “Dal nuovo esecutivo serve un segnale di discontinuità rispetto al passato”

Pubblicato il 16 Nov 2022

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I fondi dell’Italia all’Esa non siano poi destinati indirettamente a finanziare le aziende spaziali francesi, penalizzando e danneggiando quelle italiane. La voce di protesta sollevata di recente dagli imprenditori del settore di casa nostra è raccolta da Silvano Casini. Il presidente dell’Asas-Confindustria, associazione di categoria delle aziende che operano nel comparto spaziale, lancia un monito all’Esa in vista del Consiglio a livello ministeriale dell’Agenzia (il cosiddetto Cm22), che si terrà a Parigi il 22 e 23 novembre. Così come invita le nostre istituzione e il governo Meloni a schierarsi in difesa delle industrie italiane già strette nella morsa della crisi energetica.

Nel mirino i fondi per l’Ariane 6

Il presidente Casini ha approfondito la polemica innescata, in particolare dagli industriali lombardi, a proposito dell’opportunità del finanziamento plurimiliardario del nostro governo a favore dell’Agenzia spaziale europea ma destinato indirettamente alle aziende francesi. “Soldi del contribuente italiano – riferisce nei dettagli una nota dell’Asas – dedicati a progetti in crisi come l’Ariane 6, il lanciatore pesante, già molte volte rimandato dal 2020. Il tema, reso attuale dalla riunione ministeriale dell’Esa a Parigi, agita la piccola e media impresa nazionale che vede grandi risorse decollare verso aziende competitors d’oltralpe, proprio nel momento in cui più pesante si fa l’azione di inflazione e crisi energetica”. 

L’appello al Governo Meloni

L’intervento del presidente Casini ha affrontato il tema di come impostare il delicato e imminente negoziato di Parigi, insistendo sulla funzione di Asas a sostegno delle aziende associate, principalmente piccole e medie imprese che hanno saputo sviluppare una forte competenza in un settore ormai strategico a livello internazionale. In tal senso fondamentale sarà recuperare, in sede negoziale, il dovere di rappresentare tale interesse nazionale. 

Asas sta di fatto costruendo un ponte fra livello istituzionale e industrie del settore. Per Casini c’è stata un’erronea destinazione, fatta dai precedenti titolari del Ministero dello Sviluppo economico, di risorse che ora il nuovo governo “dovrà ricalibrare, con un forte segnale di discontinuità rispetto a quanto avvenuto sinora”. 

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