IL REPORT

Investimenti spaziali a quota 5,8 miliardi nel terzo trimestre 2025



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Dominano i settori dei satelliti e della Difesa. Il rapporto di Space Capital afferma che quest’anno i finanziamenti venture capital sono in aumento rispetto al 2024. SpaceX di Musk rimane l’azienda leader nel mondo, ma crescono le ambizioni di Bezos

Pubblicato il 17 ott 2025



Space Capital 3Q2025

I venture capital guidano i finanziamenti con il terzo trimestre che ha visto 5,8 miliardi di dollari distribuiti tra 115 aziende; il 2025 è già in vantaggio rispetto al 2024 e sulla buona strada per classificarsi tra i primi tre anni di finanziamento, con 49 miliardi di dollari investiti negli ultimi 12 mesi. È quanto emerge dal rapporto di Space Capital.

Satelliti e Difesa

I venture capital hanno guidato l’86% dell’attività di investimento. Le infrastrutture hanno dominato (4,4 miliardi di dollari, +12% su base trimestrale), con la produzione di satelliti e le capacità incentrate sulla Difesa in testa al flusso di operazioni. Anche perché gli Stati Uniti hanno deciso un allontanamento dal segmento civile dello Spazio, concentrandosi invece sulla Difesa.

Laedership di SpaceX

Come al solito, SpaceX si è trovata al centro della scena. Dopo che a giugno il presidente Trump ha minacciato di annullare i contratti federali legati a Elon Musk, i funzionari hanno chiesto al Dipartimento della Difesa, alla Nasa e ad altre agenzie di trovare potenziali alternative.

Le revisioni hanno concluso che la maggior parte degli accordi di SpaceX sono fondamentali per la missione e difficili da riassegnare senza rischi in termini di costi, tempistiche o capacità: uno dei motivi per cui l’amministrazione non ha provveduto a rescinderli. Questa leadership di mercato è il motivo per cui SpaceX rimane una delle aziende private più preziose al mondo, con un valore di 400 miliardi di dollari.

Il successo di Starship

Sul fronte tecnico, Starship ha superato una svolta importante. Il test di volo integrato 10 ha eseguito un profilo di volo completo con diverse novità: ammaraggio morbido del booster, dispiegamento del carico utile, riaccensione del Raptor nello Spazio e rientro controllato dello stadio superiore. Si tratta di una vittoria concreta per la filosofia “fallisci velocemente, impara velocemente” di SpaceX e azzera la narrativa dopo i precedenti contrattempi.

Ci sono ancora grandi ostacoli da superare: i test di trasferimento del propellente e di attracco, e i carichi utili commerciali reali dipendono dal veicolo Block-3 del 2026+, ma la direzione intrapresa è positiva. La fiducia sta crescendo al punto che l’Agenzia spaziale italiana ha firmato come primo cliente per i voli commerciali su Marte.

Gli scettici possono giustamente interrogarsi sulle tempistiche e sugli aspetti economici; gli ottimisti possono sottolineare il ritmo con cui vengono risolti i problemi e l’espansione delle capacità.

Strategicamente, SpaceX ha anche deciso di ridefinire l’accesso allo spettro. L’azienda ha accettato di acquistare l’Aws-4 di EchoStar.

Le ambizioni spaziali di Bezos

Le ambizioni spaziali di Jeff Bezos si risvegliano, con il progetto Kuiper di Amazon che è passato dalla fase dimostrativa a quella di implementazione iniziale quando Ula ha lanciato altri 27 satelliti, portando la flotta in orbita a circa 129 unità e rendendo disponibile il servizio iniziale negli Stati Uniti “entro circa sei mesi”. In termini pratici, Starlink deve finalmente affrontare un concorrente occidentale nel settore della banda larga Leo con capitale, capacità produttiva e slot di lancio.

La scelta di JetBlue di affidarsi a Kuiper per il Wi-fi in volo è una prova piccola ma significativa: le compagnie aeree hanno ora un’alternativa credibile a Starlink e i fornitori Geo tradizionali devono affrontare una rinnovata pressione nella connettività aerea.

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