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Space economy, l’Europa spinge sulle startup

Una serie di grandi operazioni di raccolta fondi da inizio anno fa ben sperare sull’evoluzione dello scenario. Il Vecchio Continente resta molto indietro rispetto agli Stati Uniti, dove gli investitori tecnologici già da un decennio hanno contribuito alla nascita dell’ecosistema new space

11 Apr 2023

Paolo Marelli

satelliti-missioni

Da inizio anno una serie di grandi operazioni di raccolta fondi fa ben sperare per una crescita della space economy anche in Europa. Investimenti che sono cruciali soprattutto per il sostegno delle startup.

Tuttavia, resta il fatto che il Vecchio Continente continua a rimanere indietro nella corsa agli investimenti nel settore rispetto agli Stati Uniti, dove la spinta verso la nascita di nuove aziende del comparto è cominciata con dieci anni d’anticipo ed è in costante aumento.  

Un aiuto alle startup

Negli ultimi tempo le startup europee hanno spesso alzato la voce. Si sono fatte sentire per la mancanza di investimenti rispetto alle “colleghe” dell’altra sponda dell’Atlantico. Ed ecco che adesso qualcosa comincia a muoversi. Di sicuro, una scossa al segmento delle startup arriverà dal piano europeo da 6 miliardi di euro per la realizzazione di una costellazione sovrana multi orbita.

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Così in Francia, Svizzera e Germania

C’è fermento in Francia, dove la società di servizi spaziali ExoTrail ha annunciato che all’inizio di febbraio aveva raccolto 58 milioni di dollari di fondi da investitori transalpini, mentre l’olandese Otb Ventures ha guidato una raccolta di 29 milioni di dollari per la startup svizzera ClearSpace impegnata in progetti per la rimozione dei detriti in orbita. 

Nel frattempo, la startup tedesca The Exploration Company, fondata poco più di un anno e mezzo fa per sviluppare veicoli orbitali riutilizzabili, si è di recente assicurata finanziamenti per 44 milioni di dollari per i suoi progetti.

Segnali incoraggianti 

Adam Niewinski, co-fondatore e socio di Otb Ventures, ha anticipato che nelle prossime tre settimane saranno siglati importanti accordi per il finanziamento di aziende spaziali: “È qualcosa di completamente nuovo in Europa”, ha detto.

Accordi che sono arrivate sebbene ci siano difficili condizioni macroeconomiche che si ripercuotono anche sulle imprese più grandi.

Per David Ford, partner della società di servizi finanziari britannici Silverpeak, la quale ha sponsorizzato il round di finanziamento di ClearSpace, questi nuovi investimenti sono un segnale incoraggiante per lo sviluppo strategico del settore.

La forza del modello Nasa

Una spinta alla crescita dell’ecosistema europeo delle piccole e medie imprese spaziali, secondo Niewinski, è da attribuire al fatto che nel Vecchio Continente sia stato esportato in modello di partenariato pubblico-privato della Nasa, il quale prevede di assegnare contratti a lungo termine anche alle startup e non solo alle grandi aziende. Una strada lungo la quale si sta muovendo anche l’Agenzia spaziale europea. E, per Niewinski, a ciò si aggiunga anche il fatto che la Commissione europea ha deciso di investire molto di più per garantire agli Stati membri un’autonomia, un’indipendenza e una maggiore sicurezza dello Spazio.

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