Per il progetto “Space Factory”, la multinazionale italiana Cesi (Centro elettrotecnico sperimentale italiano) e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) hanno siglato un accordo di oltre 13 milioni di euro. Questo progetto rappresenta un asset strategico per l’Italia, contribuendo a rafforzare le competenze della filiera industriale nazionale nel settore spaziale.
Si tratta di un’iniziativa tutta italiana, per la progettazione e costruzione di strutture di fabbricazione, assemblaggio e collaudo per piccoli satelliti e anche per lo sviluppo di tutta la filiera a supporto.
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Produzione di celle solari
Grazie all’accordo siglato e ai fondi del Pnrr gestiti dall’Asi, Cesi avrà modo di incrementare la sua capacità produttiva di celle solari per i satelliti spaziali, introducendo processi di produzione digitalizzati, nuove tecnologie di monitoraggio e utilizzando macchinari di ultima generazione.
Queste celle sono composte da materiali (arseniuro di gallio e fosfuro di indio e gallio) che le rendono particolarmente adatte all’ambiente spaziale, molto più esigente che sulla Terra. Nello spazio, il silicio nelle normali celle solari terrestri non reggerebbe adeguatamente.
Italia all’avanguardia
L’obiettivo della Space factory è di diventare il motore propulsivo per futuri investimenti di privati impegnati nella realizzazione di costellazioni e megacostellazioni satellitari.
Domenico Villani, amministratore delegato del Gruppo Cesi, afferma che “essere parte della Fabbrica spaziale italiana è per noi motivo di orgoglio, in quanto questo progetto metterà il nostro Paese all’avanguardia nel settore spaziale e avrà un impatto significativo sul progresso tecnologico. Il nostro Gruppo sta contribuendo con la nostra esperienza alla progettazione e produzione di celle solari per lo spazio a sostegno di questo sforzo. Oggi in orbita sono oltre 100 i satelliti per uso civile realizzati in più di 25 paesi e dotati di celle solari prodotte da Cesi”.