IL CONTEST

T-Tec 2022, Italia sul podio del premio Leonardo-Telespazio

Il team del Politecnico di Milano si piazza al terzo posto della graduatoria finale del concorso di Open Innovation in ambito spaziale aperto a studenti e ricercatori di tutto il mondo. Primo classificato il progetto franco-olandese per un software anti-collisione. In palio 10 mila euro e l’accesso al percorso di accelerazione

24 Gen 2023

L. O.

T-TeC foto

Il progetto del Politecnico di Milano è il terzo classificato all’edizione 2022 di #T-TeC, concorso internazionale di Open Innovation in ambito spaziale promosso da Leonardo e Telespazio. Al primo posto un software anti-collisione del team della Delft University of Technology (Paesi Bassi) e dell’Observatoire de Paris (Francia). Al secondo una soluzione basata sulla AI per l’In-Orbit Servicing sviluppata dal team dell’Imperial College (Regno Unito), del Max Planck Institute (Germania), dell’ETH Zurich (Svizzera), della Stanford University (USA) e della University of Oxford (Regno Unito). Offerta ai vincitori la possibilità di costituire una startup e attivare un percorso di accelerazione all’interno della Business Innovation Factory di Leonardo.

Le novità dell’edizione 2022

Giunto alla quarta edizione, il Telespazio Technology Contest – che nel 2022 ha visto la presentazione di 20 proposte da team di 21 università di 12 Paesi – da quest’anno si trasforma in un incubatore di startup. Il team vincitore, infatti, oltre al premio in denaro di 10 mila euro accederà a un percorso di accelerazione per lo sviluppo del progetto premiato attraverso la Business Innovation Factory (BIF) di Leonardo.

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Ecco chi sono i premiati

Il primo premio è stato conferito a un team della Delft University of Technology (Paesi Bassi) e dell’Observatoire de Paris (Francia) che ha presentato il progetto Safe – System to Avoid Fatal Events, un software innovativo che può essere facilmente integrato in qualsiasi stazione di terra in grado di valutare le probabilità di collisioni in orbita e suggerire le manovre ottimali per evitarle, riducendo al minimo il consumo di carburante e i tempi di inattività del servizio.

Il secondo premio, del valore di 6 mila euro, è stato assegnato a un team dell’Imperial College (Regno Unito), del Max Planck Institute (Germania), dell’ETH Zurich (Svizzera), della Stanford University (USA) e della University of Oxford (Regno Unito). Nome del progetto è Spaice e ha l’obiettivo di supportare l’In-Orbit Servicing offrendo una soluzione basata su tecniche di miglioramento del fotorealismo, ossia sulla trasformazione delle immagini sintetiche (realizzate al computer) di assetti spaziali in una versione dall’aspetto realistico. Grazie all’uso dell’intelligenza artificiale, Spaice fornisce immagini accurate, indispensabili nelle operazioni in orbita finalizzate all’avvicinamento e all’aggancio di un oggetto in movimento, come ad esempio il rifornimento o la riparazione di un satellite. Il progetto sarà avviato ad un percorso di pre-incubazione a cura della I3P del Politecnico di Torino, che permetterà al team di prepararsi al meglio per ambire a un posto nel percorso di incubazione dell’Agenzia Spaziale Europea presso il Business Incubator Centre di Torino (ESA BIC Turin).

Il terzo premio, del valore di 4mila euro, è stato attribuito a un team del Politecnico di Milano, con il progetto SunCubes. La proposta si candida a fornire un’alternativa all’attuale sistema di alimentazione elettrica degli assetti orbitanti e consiste nel proporre una rete di satelliti allo scopo principale di produrre e accumulare energia, riducendo drasticamente i costi sostenuti dai produttori di satelliti per i sistemi di generazione e accumulazione di energia elettrica a bordo.

Un quarto team del Politecnico di Torino ha ricevuto il premio che rappresenta una delle novità di questa edizione, il Test-it Award. La giuria ha ritenuto infatti che il progetto Constellation architecture in lunar orbit for energy wireless transmission on the Moon, che si propone di realizzare un’infrastruttura in orbita lunare per la trasmissione di energia senza fili alla superficie della Luna attraverso una costellazione di satelliti, sia pronto per una “proof of concept” finanziata da Leonardo con la collaborazione tecnica di Telespazio. Questo fornirà al team strumenti e risorse per passare dall’idea alla sperimentazione e verifica del progetto in laboratorio.

Nel mirino l’innovazione firmata da giovani e startup

“Questa edizione del Telespazio Technology Contest rappresenta una conferma e al tempo stesso un cambio di passo nella storia di questo concorso. Per la prima volta, infatti, abbiamo deciso di promuovere un vero e proprio percorso di pre-incubazione e accelerazione che aiuterà i progetti più meritevoli a trasformarsi in soluzioni reali e concrete, in grado di contribuire alla crescita della space economy – commenta Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Ad di Telespazio –. Oggi premiamo idee innovative di studenti e ricercatori su tecnologie di frontiera, nel rispetto di una sostenibilità sempre più importante anche nel settore spaziale”.

“Ricerca e innovazione sono alla base delle nostre attività – sottolinea Franco Ongaro, Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo – in quest’ottica rafforzare un modello di innovazione condivisa è essenziale per trovare soluzioni utili ad arricchire la nostra offerta, le nostre soluzioni, i nostri prodotti. Iniziative come #T-TeC contribuiscono a creare un canale diretto con giovani di talento, start up e università. Vogliamo rafforzare un sistema di innovazione aperta che oggi, per Leonardo, è rappresentato dalla collaborazione con oltre 90 tra atenei e centri di ricerca a livello globale – con circa 400 progetti di ricerca in corso – oltre 90 PhD finanziati nel 2022 e più di 100 ricercatori impegnati nei Leonardo Labs, i laboratori di ricerca dell’azienda dedicati alle tecnologie di frontiera”.

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