L'INTERVISTA

Thales Alenia Space, Comparini: “Spazio e digitale sempre più convergenti”

L’amministratore delegato della sede italiana annuncia a Spaceconomy360 i progetti in calendario per il 2023. Torino e Roma tra le città sui cui sono puntati i riflettori: “Ecosistema sempre più forte e opportunità crescenti per tutta la filiera”

12 Gen 2023

Mila Fiordalisi

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Il 2023 vedrà l’avvio dei lavori per la costellazione Iride, tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei, che sarà realizzata – e completata entro il 2026 – nel nostro Paese su iniziativa del Governo grazie ai fondi del Pnrr e in cui la componente radar sarà rilevante”: è quanto annuncia a Spaceconomy360 il numero uno di Thales Alenia Space Italia, l’amministratore delegato Massimo Comparini. E il 2023 si apre all’insegna della crescita e delle nuove “missioni”. Thales Alenia Space Italia punta a rafforzare ed espandere la propria presenza – già importante –  nelle regioni in cui è storicamente insediata con tutta una serie di iniziative, sull’onda dei progetti legati da un lato alla città dell’aerospazio di Torino e dall’altro a quelli in corso a Roma, “capitale” delle costellazioni di Tlc e Osservazione.

Comparini, partiamo dal progetto per la Città dell’aerospazio di Torino.

Torino vanta un ecosistema importante con una filiera di pmi altamente specializzate. La nuova iniziativa di cui Leonardo è uno dei principali ispiratori, è sicuramente strategica per il rafforzamento e per l’avvio di nuove iniziative anche e soprattutto grazie al ruolo della Regione Piemonte, del Politecnico di Torino – e quindi della forte componente accademica – e non ultimo dell’Agenzia spaziale europea attraverso l’Esa Bic, l’incubatore di idee e startup. Per quel che ci riguarda ci saremo e potremo raccogliere i frutti di progetti e investimenti messi in campo da 15 anni a questa parte. Sul fronte dei moduli pressurizzati l’Italia vanta un’importate filiera di pmi sul territorio nazionale.

E a Roma cosa bolle in pentola?

Iniziativa importante quella dell’investimento su una nuova fabbrica spaziale di costellazioni che rafforza il ruolo di Roma dove abbiamo integrato tutte le costellazioni di tlc e dove stiamo pianificando un nuovo centro di integrazione che farà leva sulle tecnologie digitali di ultima generazione per una manifattura spaziale adeguata alle capacità produttive e soprattutto all’evoluzione del modello di business tenendo conto della crescente integrazione fra tecnologie spaziali e digitali.

Spazio e digitali, mondi destinati a integrarsi?

Spazio e digitale stanno sempre più convergendo. E nel campo della manifattura spaziale sta accadendo quel che è accaduto per l’automotive: i modelli digitali sono fondamentali per test e simulazioni attraverso la creazione di digital twin, gemelli digitali. A livello mondiale stanno inoltre proliferando le iniziative per realizzare modelli digitali del Pianeta, determinanti per lo studio dei cambiamenti climatici e per l’osservazione della Terra. L’osservazione della Terra è peraltro uno degli ambiti su cui si è incentrato il dibattito in occasione della Ministeriale Esa dello scorso novembre e l’Italia avrà un ruolo di primo piano.

Restando alla Ministeriale, quali altre basi sono state poste per il futuro?

È stata impostata la continuità di un certo numero di missioni e sono stati posti nuovi temi con un aumento del budget: 16,9 miliardi di euro, pari a aumento del 17%. Oltre all’Osservazione della terra l’altro dominio portante è quello dell’esplorazione: come Thales Alenia Space in questo momento siamo impegnati nella costruzione dei moduli del gateway lunare sia attraverso il contributo dell’Asi, Esa e con i partner americani per i moduli della Nasa. Per non parlare poi della missione Artemis in cui abbiamo messo a segno contratti per la realizzazione di moduli nell’ambito delle diverse missioni che puntano a riportare l’essere imano sulla Luna nel 2025. Importante poi evidenziare che alla Ministeriale si è trovata la quadra per il recupero della missione Exomars – bloccatasi a seguito del conflitto russo-ucraino. È previsto un lancio nel 2028 che rappresenterà fra l’altro la prima europea di un rover su Marte con tecnologia italiana, quella di Leonardo.

A proposito del conflitto russo-ucraino, come sta evolvendo e come evolverà lo scenario geopolitico ed economico in ambito spaziale?

Il conflitto ha appunto già impattato sula missione Exomars e a catena sui progetti correlati. Ma al di là del conflitto e del ruolo della Russia lo scenario si sta evolvendo grazie alla discesa in campo di un numero crescente di Paesi soprattutto nell’ambito dell’esplorazione spaziale: da qui a due anni ben sei paesi puntano a sbarcare sulla Luna con propri rover. Si tratta di Corea del Sud, Emirati arabi, Giappone, Arabia Saudita, India e Israele a dimostrazione dell’importanza strategica della space economy. In particolare le economie medio-orientali hanno grandi capacità di investimenti supportante dalle nascenti Agenzie spaziali.

Occupazione e investimenti: cosa ha in programma Thales Alenia Space?

Negli ultimi due anni il nostro organico è cresciuto di circa 350 unità con un impatto sulla filiera delle pmi. Gli investimenti messi in campo dai Governi che si sono succeduti nel corso degli anni sono stati all’insegna della continuità e stanno generando importanti risultati: solo nell’ambito della ricerca la comunità dei ricercatori spaziali fino a due anni fa contava 6mila addetti, ora sono oltre 7mila.

La space economy sta avanzando a ritmi di crescita record. Nessuna criticità sul cammino?

C’è un tema cruciale di cui si inizia a dibattere a livello mondiale e portato anche sul tavolo della Ministeriale: quello della space safety ossia della sostenibilità e della sicurezza dell’ambiente spaziale. L’orbita bassa si sta affollando di satelliti – centinaia quelli lanciati solo nel 2022 ad esempio nell’ambito di Starlink di Elon Musk. Si fa sempre più necessaria una politica di mitigazione dei debris spaziali per evitare che aumenti il rischio di collisione in orbita e che porzioni di orbita diventino inutilizzabili. La tecnologia corre spesso più veloce della dimensione regolatoria ma va trovata velocemente una quadra normativa per   evitare il far west delle costellazioni. L’Europa ha deciso di avviare un primo investimento nella space safety proprio in occasione della Ministeriale e di avviare progetti per la rimozione attiva dei detriti spaziali. Lo Spazio è l’infrastruttura critica per eccellenza e come tale va assolutamente tutelata.

Thales Alenia Space, un anno di successi

Satelliti di telecomunicazioni geostazionari e navigazione satellitare

Thales Alenia Space è leader mondiale per il secondo anno consecutivo, avendo vinto contratti per la realizzazione di sei dei dieci satelliti assegnati nel 2022 sul mercato aperto a livello mondiale. Un successo che su basa principalmente sul riconoscimento da parte dei maggiori operatori mondiali della nuova linea di prodotti completamente riconfigurabile in orbita Space Inspire (instant Space In-Orbit reconfiguration) di Thales Alenia Space, con l’assegnazione dei satelliti Intelsat 41 (IS-41) e Intelsat 44 (IS-44), Arabsat-7A, SES-26 e Eutelsat Flexsat.

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Thales Alenia Space continua la sua collaborazione con Eutelsat fornendo la soluzione di connettività terrestre SpaceGate per il satellite Eutelsat Konnect Vhts, che consente di aumentare significativamente le prestazioni del segmento di terra del satellite. Thales Alenia Space fornirà anche il satellite Koreasat-6A a Ktsat in Corea del Sud.

Sul fronte della navigazione satellitare Thales Alenia Space ha firmato un contratto con Euspa (European Union Agency for the Space Programme) per sviluppare, qualificare e implementare la nuova versione di Egnos, il sistema europeo di navigazione satellitare. Thales Alenia Space ha anche raggiunto una nuova pietra miliare nel programma Galileo, con l’integrazione di un nuovo satellite al segmento terra di missione Gms (Ground Mission Segment) di Galileo, che permetterà di migliorare il servizio di posizionamento a vantaggio di 3,3 miliardi di utenti.

La missione Artemis: il ritorno sulla Luna

Thales Alenia Space ha contribuito alle tecnologie chiave del modulo di servizio europeo della capsula Orion, sviluppato sotto contratto dell’Esa. Questa capsula sarà utilizzata per missioni spaziali con equipaggio per la Luna e lo spazio profondo. Thales Alenia Space continua anche lo sviluppo dei moduli Halo, Esprit e I-Hab della stazione spaziale lunare. Parallelamente, l’azienda ha firmato un contratto di studio con l’Esa per lo sviluppo di un carico utile per l’estrazione di ossigeno dalla roccia lunare. Questo contratto dovrà dimostrare la capacità di produzione di ossigeno in situ nelle quantità richieste dalle future colonie lunari.

Osservazione della Terra

Nel 2022, Thales Alenia Space ha firmato la seconda tranche per le missioni CO2M, Cristal, Chime, Cimr e Rose L di Copernicus, il principale programma di Osservazione della Terra della Commissione europea e un programma chiave dell’Esa in questo settore.

Connettività e Clima

Dodici lanci chiave con a bordo le  tecnologie di Thales Alenia Space nel 2022

  • 6 satelliti per telecomunicazioni: Omnispace Spark-1, Omnispace Spark-2, SES-22, Nilesat 301, Eutelsat Konnect Vhts e Eutelsat 10B
  • 3 satelliti di Osservazione: 2º satellite Cosmo-SkyMed di seconda generazione, MTG-I1 (1º satellite di imaging Meteosat di terza generazione-) e Swot (Surface Water and Ocean Topography)
  • 3 veicoli spaziali per l’esplorazione: due per la navicella di rifornimento Cygnus per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e la capsula Orion per la quale Thales Alenia Space è un fornitore chiave del modulo di servizio europeo.

Lo sviluppo commerciale dell’orbita bassa e la fabbrica spaziale

Thales Alenia Space e QinetiQ aprono la strada ai nano satelliti multimissioni in orbita terrestre molto bassa firmando un contratto di studio con l’ESA per Skimsat, un concetto rivoluzionario per ridurre il costo dei satelliti di Osservazione della Terra e un ulteriore passo avanti per le iniziative del New Space.  Thales Alenia Space e Space Cargo Unlimited hanno annunciato la firma della prima fase del contratto di progettazione e produzione del veicolo “Rev1”, la prima fabbrica nello spazio. In qualità di committente, Thales Alenia Space sarà responsabile della progettazione, dell’ingegneria e dello sviluppo del veicolo Rev1. Space Cargo Unlimited sarà il proprietario e operatore commerciale del veicolo.

Lo spazio sostenibile

Thales Alenia Space e i suoi partner sono stati selezionati dalla Commissione europea per condurre il programma Eross IOD (European Robotic Orbital Support Services In Orbit Demonstrator) dedicato ai servizi in orbita, o On-Orbit Servicing. Questo programma mira a implementare tecnologie avanzate di robotica spaziale per rendere l’uso dello spazio più sostenibile, prolungando la durata dei satelliti, migliorando le loro prestazioni e riducendo i detriti spaziali. Thales Alenia Space è stata selezionata dalla Commissione europea per condurre lo studio di fattibilità Ascend, che riguarda l’installazione di data center in orbita.

La catena di di sicurezza del lanciatore Ariane 6

Thales Alenia Space ha firmato un contratto con ArianeGroup per la produzione della catena di sicurezza del lanciatore Ariane 6. La funzione principale della catena di backup è quella di neutralizzare il lanciatore nel caso in cui la traiettoria seguita metta in pericolo persone o proprietà. Le custodie elettroniche che costituiscono il cuore del sistema di backup sono interamente progettate e realizzate da Thales Alenia Space in Belgio.

Vista dall’alto dell’area di produzione di moduli pressurizzati per l’orbita bassa terrestre di Thales Alenia Space a Torino

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