SCENARI

Aviazione alla svolta: Icao adotta lo standard Galileo

Si punta a sfruttare appieno il potenziale dei servizi di navigazione satellitare sviluppati in Europa in combinazione con il Gps per rendere più sicuri ed efficienti i viaggi aerei. Jean-Marc Piéplu: “L’industria trarrà grandi benefici”. Ita la seconda compagnia ad adottare Iris dopo EasyJet

27 Mar 2023

Nicola Desiderio

Airbus A320neo ITA

Galileo è stato adottato dalla International Civil Aviation Organization (Icao) per il sistema di posizionamento e navigazione dell’aviazione civile internazionale al fianco del GPS e, accanto al sistema Gnss americano, costituirà il Satellite Based Augmentation Systems, lo standard che in futuro costituirà l’infrastruttura satellitare per tutta l’industria dell’aviazione.

Tutta la potenza di Galileo

L’adozione di Galileo, che è il sistema di posizionamento e navigazione globale dell’Unione Europea, fornirà capacità avanzate rafforzando l’affidabilità e la disponibilità dei servizi, migliorando la precisione del segnale e riducendo ulteriormente il rischio di perdita a causa di interferenze. L’utilizzo di bande multiple migliorerà inoltre la resilienza del segnale, rendendo l’intero sistema più solido ed affidabile.

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La spalla di Egnos

Questo grazie soprattutto al sistema Egnos V3 che, come è noto, rafforza la precisione di Galileo e permette l’utilizzo della banda duale in combinazione con il Gps: la E1 e la E5 riservata all’aviazione. Il sistema sarà attivo a livello globale, non solo in Europa, e farà sentire i suoi effetti anche nel posizionamento verticale ed altimetrico dei velivoli rendendo più facili e sicure anche le manovre di avvicinamento e di atterraggio.

Il lavoro delle istituzioni

L’adozione di Galileo, di Egnos e di questi standard internazionali all’interno dell’aviazione è il frutto del lungo lavoro messo in campo dal DG Defis (Directorate-General for Defence Industry and Space) in collborazione con l’Euspa (EU Agency for the Space Program), dal DG Move (Directorate-General for Mobility and Transport), l’Easa (European Union Aviation Safety Agency) e l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Le risorse europee

“Siamo sicuri che l’aviazione trarrà grandi benefici da questo sviluppo e rimaniamo concentrati nel servire i nostri clienti nel settore” ha affermato Jean-Marc Piéplu, Euspa Egnos Exploitation Programme Manager. Nel frattempo, anche Iris, il sistema di gestione del traffico aereo che fa leva sulle infrastrutture satellitari dell’Esa, fa un altro passo avanti con la sua adozione da parte della compagnia aerea italiana Ita.

Ita sceglie Iris

Ita è la seconda compagnia ad adottare Iris dopo EasyJet. A seguire Virgin Atlantic, Jet2 e Transavia Airlines. Sviluppato dall’Esa in collaborazione con Inmarsat, Iris è già adottato da 14 paesi e offre una larghezza di banda maggiore permettendo di gestire meglio il traffico e individuare rotte che riducono il consumo di carburante e dunque le emissioni. Secondo Eurocontrol, tramite tali tecnologie è possibile migliorare questi due parametri del 10%.

Una flotta digitalizzata

ITA Airways è il primo vettore full-service in Europa con una nuova flotta interamente equipaggiata con la tecnologia all’avanguardia che offre vantaggi operativi e ambientali” ha commentato Alessio Leone, Responsabile delle Operazioni di Manutenzione (Camo Operations) per la compagnia italiana sottolineando come tale adozione sia in linea con la strategia della società italiana basata su sostenibilità e innovazione.

Lo spazio per la Terra

Iris segnerà un cambiamento epocale nella gestione del traffico aereo, offrendo vantaggi operativi e ambientali alle compagnie aeree e all’intero settore dell’aviazione, migliorando al contempo l’esperienza di volo dei passeggeri” secondo Joel Klooster, Senior Vice President of Aircraft Operations and Safety di Inmarsat Aviation mentre Javier Benedicto, Direttore ad-Interim delle Telecomunicazioni e Applicazioni Integrate dell’Esa mette l’accento sull’importanza della digitalizzazione dei cieli europei e afferma che “Investire nello spazio migliora la vita sulla Terra“.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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