IL PROGETTO

Space for Maritime Task Force, l’Esa si allea con la Guardia Costiera

Si punta a disciplinare e sorvegliare tutte le attività di mare e portuali nazionali. Costitituito un gruppo di lavoro per sviluppare tecnologie e standard che sfruttino le risorse satellitari europee per digitalizzare il settore marittimo e renderlo più sicuro e più green

31 Gen 2023

Nicola Desiderio

guardia costiera

l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) si allea con la Guardia Costiera Italiana per la “Space for Maritime Task Force” (Smts), gruppo di lavoro congiunto incaricato di sviluppare tecnologie e standard che potranno essere impiegati nel campo della navigazione marittima aumentando la digitalizzazione del settore e migliorandone l’impatto ambientale.

All’interno del programma Bass

Tale progetto rientra all’interno del programma Bass (Business Applications and Space Solutions) che punta a sviluppare insieme a stakeholder programmi di utilizzo delle risorse e delle tecnologie spaziali messe a disposizione dell’Esa per trasformarle in opportunità per le imprese e in benefici per la società e la vita dei cittadini europei. Attraverso questo metodo sono state già create partnership strategiche.

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Campi di applicazione

Alcune di queste riguardano già la sostenibilità marittima, il tracciamento delle imbarcazioni, sistemi di identificazione satellitare automatici (Ais), orientamento intelligente, vascelli a guida autonoma, monitoraggio della qualità delle acque, la riduzione dell’inquinamento marino e la transizione verde degli ecosistemi portuali coinvolgendo la pesca, le autorità portuali, i corpi militari, le compagnie di spedizione, gli operatori commerciali e le istituzioni europee.

Già al lavoro

Un’azione volta a stimolare l’innovazione tecnologica del settore per migliorarne l’impatto ambientale, l’efficienza e la sicurezza. A tal proposito, la Guardia Costiera Italiana sta già lavorando da mesi insieme all’Esa e per questo hanno deciso insieme di formare la Space for Maritime Task Force. L’obiettivo è “contribuire alla sostenibilità e alla sicurezza del settore marittimo aumentando l’utilizzo di soluzione integrate innovative che sfruttino le tecnologie digitali e spaziali come comunicazioni, navigazione e Osservazione della Terra”.

Gli argomenti portanti

Tra gli esempi di applicazione ci sono la digitalizzazione dei porti e dei servizi marittimi, i vascelli a guida autonoma privi di equipaggio, il monitoraggio delle aree costiere e delle infrastrutture e la sorveglianza marittima intesa sia per la sicurezza sia per la pesca e l’ambiente. La Smtf si occuperà di tutti questi temi ripartendo il lavoro in singoli argomenti che, per il momento, sono: “maritime sustainability”, “green and smart ports” e “safety at sea and maritime security”.

Relazione in preparazione

I risultati di questo lavoro congiunto saranno presentati all’Imo (International Maritime Organization) e alle autorità europee dando precise indicazioni sulle linee tecniche ed operative da seguire per lo sviluppo e la standardizzazione delle nuove tecnologie, capaci di migliorare i servizi marittimi e di introdurre elementi di stimolo economico per la crescita sostenibile di tutti gli attori coinvolti.

Gli altri attori coinvolti

Ai lavori dell’Smts, oltre all’Esa e alla Guardia Costiera Italiana, contribuiranno anche il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit) e la Direzione Generale per la Vigilanza delle Autorità di sistema portuale, del trasporto marittimo e delle vie navigabili interne.

Il ruolo dell’Esa

La collaborazione con gli stakeholder del settore marittimo è la chiave per Esa per supportare soluzioni innovative che sfruttino le tecnologie spaziali e digitali e per stimolare lo Spazio europeo e le aziende downstream a dare il loro contributo per la sostenibilità e la sicurezza marittima” ha commentato Rita Rinaldo, Head of the Projects & Studies Implementation Division presso la ESA Space Solutions.

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