IL DOCUMENTO

Detriti spaziali, il consiglio Ue chiede un approccio comune europeo

Adottate le conclusioni sull’uso “equo e sostenibile” dello spazio: “Orbite sempre più congestionate. Sono un bene comune di cui dobbiamo tutti prenderci cura, non solo per noi stessi, ma anche per le generazioni future”

25 Mag 2023

Nicola Desiderio

inquinamento spaziale

Il Consiglio dell’Unione Europea vuole un approccio congiunto da parte di tutti i paesi membri alla tematica del traffico spaziale e dei detriti al fine di stabilire linee di condotta condivise per tutelare lo spazio, la sua sicurezza e la sua sostenibilità per il futuro.

La sostenibilità dello spazio

I commissari europei dunque hanno analizzato la tematica in una sede istituzionale riconoscendo con un documento conclusivo che il problema esiste, va affrontato con decisione e che lo spazio è una risorsa che, per essere ancora sfruttata in modo adeguato, deve essere tutelata non solo per il presente, ma anche per il futuro a favore di tutti. Altro punto importante è il riconoscimento che esiste un problema di inquinamento elettromagnetico e luminoso legato alle attività spaziali.

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Detriti, traffico e visibilità

Tali fattori costituiscono un disturbo per le attività di osservazione astronomica. Dunque le attività di mitigazione devono guardare al controllo dei detriti presenti attualmente nello spazio, la riduzione di quelli creati dalle missioni future e dagli oggetti come le sonde, i satelliti e i vettori. Ma non solo. Anche quello che ostruisce la visione del cosmo dalla Terra deve essere limitato e regolato e occorre trovare mezzi tecnici, oltre che legislativi, basandosi sulle 21 linee guida volontarie fissate dalle Nazioni Unite.

La necessità di regole condivise

Se gli strumenti sono destinati ad essere demandati all’Euspa, l’agenzia UE per il programma spaziale, le regole rientrano tra le prerogative della Commissione Europea e del Parlamento Europeo. Tutti insieme devono concorrere ad un quadro condiviso di regole e soluzioni. Il consiglio invita proprio la Commissione e gli Stati membri “a valutare l’accettazione dell’accordo per il salvataggio, della convenzione sulla responsabilità e della convenzione sull’immatricolazione nel quadro dei trattati e delle convenzioni delle Nazioni Unite sullo spazio extra-atmosferico”.

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