Il taglio del budget per il 2024, proposto dai repubblicani alla Camera, potrebbe avere effetti “devastanti e potenzialmente irrecuperabili” sui programmi della Nasa, ritardando o annullando numerose missioni. A lanciare l’allarme è l’amministratore dell’Agenzia spaziale americana, Bill Nelson, in una lettera inviata a Rosa DeLauro, rappresentante della Commissione per i finanziamenti della Camera. Missiva che la stessa DeLauro ha reso nota e nella quale Nelson disegna due scenari possibili di fronte a un eventuale riduzione dei fondi.
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Addio leadership spaziale
La Nasa ha previsto un diminuzione del 22% nel 2024 rispetto al 2023 del proprio budget, che scenderebbe così a circa 19,8 miliardi di dollari e sarebbe molto più basso rispetto ai 24 miliardi stanziati nel 2022. Per Nelson vorrebbe dire “indebolirebbe la posizione della nostra nazione come un leader globale nell’esplorazione, nella scienza, nell’innovazione tecnologica e nella scoperta”, così come rinunciare agli “obiettivi che il presidente Biden e il Congresso hanno fissato per la Nasa”.
A rischio la missione Artemis 4
Un taglio così massiccio, secondo i documenti allegati nella lettera, si tradurrebbe in una drastica ristrutturazione, se non addirittura in una chiusura, del programma Artemis 4, cioè uno stop alla versione aggiornata del sistema di lancio spaziale e a molti elementi del gateway lunare. Ciò, sostiene Nelson, “minaccerebbe la capacità di volare di Artemis 4” e implicherebbe di “rinviare l’esplorazione lunare” oltre il programma Artemis 4.
Le altre missioni in pericolo
Questa sforbiciata al budget significherebbe ritardare o annullare diverse missioni in fase di sviluppo, tra cui Mars Sample Return, la missione DaVinci su Venere e la missione Dragonfly su Titano, la luna di Saturno.
A rischio fino a tre missioni nel programma Earth System Observatory per l’osservazione della Terra sarebbero state annullate, con ritardi per il Roman Space Telescope, le future missioni di astrofisica, la mappatura interstellare, la sonda di accelerazione e altre ancora.
Grave ricaduta occupazionale
Un minor budget comporterebbe anche un numero ridotto di missioni cargo verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) e ritardi sia per un modulo di deorbitazione della Iss che per lo sviluppo commerciale della Stazione. Ma non solo: la Nasa ha stimato che i tagli agli stanziamenti richiederebbero anche il licenziamento di 4.000 lavoratori fra i centri dell’Agenzia e l’indotto.
Il secondo scenario
L’altro scenario, con i finanziamenti della Nasa ridotti ai livelli del 2022, avrebbe effetti meno gravi. Ritarderebbe sostanzialmente Artemis 4 e annullerebbe un appalto per il secondo lander lunare Artemis. Ritarderebbe Mars Sample Return, DaVinci e Dragonfly, così’ come cancellerebbe una missione dell’Earth System Observatory, ritardandone le altre tre. Anche il rimorchiatore fuori dall’orbita della Iss e le stazioni spaziali commerciali slitterebbero. Mentre i posti di lavori in bilico sarebbero un migliaio.
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