IL PROGRAMMA

SpaceX: rientra Crew-5, quinta missione commerciale della Nasa

I quattro membri dell’equipaggio, gli astronauti della Nasa Nicole Mann e Josh Cassada, Koichi Wakata, della nipponica Jaxa e la cosmonauta Anna Kikina dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, erano partiti alla volta della Stazione spaziale internazionale lo scorso ottobre. Condotti esperimenti di ricerca ed effettuate attività di manutenzione del laboratorio orbitante vecchio di due decenni

13 Mar 2023

Paolo Marelli

Iss

È tornata sulla Terra, ammarando vicino a Tampa, al largo della Florida, la navicella della missione Crew 5 al rientro dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). A bordo della capsula Crew Dragon Endurance c’erano i due astronauti della Nasa Josh Cassada e Nicole Mann, il giapponese Koichi Wakata dell’Agenzia nipponica Jaxa e la russa Anna Kikina dell’Agenzia Roscosmos.

Più di 5 mesi sulla Iss

Si è così conclusa la missione durata poco più di 5 mesi a bordo della Iss della Crew 5. Si è trattato della quinta missione della Nasa realizzata nell’ambito del programma commerciale di voli umani concordato con SpaceX. Iniziata il 5 ottobre 2022 da Cape Canaveral, la missione Crew 5 ha segnato alcune importanti novità, come il primo volo di una nativa americana, Nicole Mann che fa parte della tribù indiana dei Wailacki, la prima russa, Anna Kikina, a volare su una navetta di SpaceX, e il record di voli spaziali, ben cinque, per un astronauta giapponese. Dal 4 marzo è arrivato sulla Iss anche l’equipaggio della Crew 6, composto da cinque americani, quattro russi, un emiratino e un giapponese.

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Cooperazione Usa-Russia

Prima di lasciare la Iss, l’equipaggio della Crew 5 è stato accolto dai membri della missione successiva l’equipaggio della Crew 6, che è stato lanciato il 1 marzo sempre da Cape Canaveral. 

Meno di una settimana prima, però, un razzo Soyuz è stato lanciato dal Kazakistan per sostituire l’MS-22, un’altra nave russa che è stata danneggiata mentre era attaccata all’Iss. I tre membri dell’MS-22, un americano e due russi, dovevano originariamente tornare alla fine di marzo dopo circa sei mesi nello Spazio, ma ora rimarranno per quasi un anno. La cooperazione sulla Iss è diventata una delle poche aree rimaste in cui Stati Uniti e Russia hanno continuato a lavorare insieme da quando Mosca ha invaso l’Ucraina più di un anno fa.

I “desideri” degli astronauti

“Siamo felici di essere a casa”: così Nicole Mann, della tribù indiana dei Wailacki, che ha detto che non vedeva l’ora di sentire il vento sul viso, annusare l’erba fresca e gustare del delizioso cibo terrestre. Gli ha fatto eco l’astronauta giapponese Koichi Wakata che brama del sushi, mentre la cosmonauta russa Anna Kikina ha spiegato che desidera bere il tè caldo “da una tazza vera, non da un sacchetto di plastica”.

Panoramica della missione

L’equipaggio missione Crew 5 ha condotto nuove ed entusiasmanti ricerche scientifiche con più di 200 esperimenti scientifici, con una particolare attenzione alle funzioni cardiache del corpo umano e alle malattie dell’apparato cardio-respiratorio, per prepararsi all’esplorazione umana oltre l’orbita terrestre bassa. Così come l’equipaggio si è focalizzato sulla produzione di interi organi umani nello Spazio grazie alle attività della BioFabrication Facility (Bff) e sullo studio del comportamento dei liquidi in ambienti a bassa gravità.

Anche con la missione Crew 5, la Nasa ha continuato a massimizzare l’uso della Stazione spaziale, dove gli astronauti hanno vissuto e lavorato ininterrottamente per più di 21 anni testando tecnologie, facendo scienza e sviluppando le competenze necessarie per gestire future destinazioni commerciali nell’orbita terrestre bassa ed esplorare più lontano dalla Terra.

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