“Stiamo lavorando intensamente alla preparazione della prossima Ministeriale dell’Esa a Brema, dove intendiamo confermare le alte ambizioni dell’Italia nello Spazio e dove svolgeremo un ruolo significativo”.
Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), ha guardato all’importante appuntamento di novembre durante il suo intervento alla conferenza degli addetti scientifici e spaziali e degli esperti agricoli organizzata dal ministero degli Esteri a Napoli. L’evento ha riunito 62 addetti nelle ambasciate e rappresentanze all’estero su temi quali agritech, biotecnologie, tecnologie quantistiche, cybersicurezza e Spazio.
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Diplomazia spaziale
“Parallelamente lo Spazio italiano è molto attivo a livello di relazioni internazionali: i tanti accordi finora conclusi a livello internazionale “hanno già portato a risultati concreti grazie all’intensa attività della cosiddetta Space Diplomacy“, ha aggiunto Valente riferendosi alle “relazioni importanti con alcuni Paesi europei”, con in testa Francia e Germania, e alle attività condotte in Africa nell’ambito del Piano Mattei, anche tramite il centro spaziale Luigi Broglio, e che “si sono intensificate di concerto con il ministero degli Esteri”. Sono inoltre “significativi” i rapporti con India e Giappone e si cono consolidati quelli con gli Emirati Arabi e l’Argentina.
Partnership con gli Usa
Per quanto riguarda le relazioni con gli Stati Uniti, “l’Italia ha oltre 50 anni di collaborazione in campo spaziale”: “i nostri rapporti con la Nasa sono ormai consolidati, è stato rinnovato l’accordo intergovernativo e c’è un’intensificazione delle attività”, ha osservato Valente.
Tagli al budget Nasa
C’è invece “qualche criticità su progetti scientifici” in seguito alle decisioni dell’amministrazione Trump relative ai finanziamenti della Nasa e alla riduzione forza lavoro”. Quanto alla Luna, “il modulo lunare viene costruito qui in Italia e il progetto va avanti”.
