LA PARTNERSHIP

Climate change, l’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi si allea con Planet Labs

Obiettivo della collaborazione è la realizzazione di un “atlante” basato su dati satellitari per studiare la resilienza del Paese al cambiamento climatico

29 Mag 2023

Nicola Desiderio

Sarah Al Amiri

La United Arab Emirates Space Agency (Uaesa) e la Planet Labs hanno fissato un accordo che permetterà all’ente spaziale di Abu Dhabi di sfruttare i dati di Osservazione della Terra della società di San Francisco per la costruzione di un Loss and Damage Atlas che sarà un supporto tecnico fondamentale per il Loss and Damage Fund.

Il Loss and Damage Fund

Quest’ultimo è il fondo per perdite e danni dovuti ai cambiamenti climatici del quale si è deliberato in occasione dell’ultimo Cop27 che si è tenuto a Sharm el Sheik e alla cui costituzione effettiva si sta ancora lavorando. L’obiettivo è arrivare al risultato finale per il Cop28 previsto dal 30 novembre al 12 dicembre prossimo proprio negli Emirati Arabi Uniti, a Dubai. Chiaro dunque che il paese mediorientale voglia svolgere un ruolo primario con questo strumento tecnico basato sui dati provenienti dai satelliti.

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Potenziamento mirato

Il nuovo atlante permetterà inoltre agli Uae di allinearsi al World Meteorological Organization’s Early Warning Systems e di potenziare la rete mondiale dei sistemi di Osservazione della Terra. La Uaesa sta inoltre potenziando tutte le proprie strutture a cominciare dallo Space Data Centre, una piattaforma digitale che raccoglie dati spaziali e si pone come punto di riferimento per scienziati, studiosi, enti pubblici, start-up e membri della comunità con lo scopo di promuovere soluzioni ai problemi globali.

Il clima come stella polare

Altra creazione dell’Uaesa è lo Space Analytics and Solutions (Sas) Program dedicato a diverse tematiche che riguardano cambiamento climatico, in particolare la produzione agricola, la produzione di gas climalteranti e il controllo di ambiente e vegetazione oltre alla valutazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo sostenibile. Altra struttura dedicata è la Geo-Spatial Analytics Platform, progettata specificatamente per l’Osservazione della Terra e le applicazioni per dati provenienti da remoto.

Comprensione più accurata

Il nuovo Loss and Damage Atlas aiuterà a quantificare i danni creati dal cambiamento climatico e alla costituzione di sistema di allerta precoce in modo da attivare risposte proattive per mitigare gli impatti. L’atlante fornirà anche analisi su elementi fondamentali come la distribuzione della popolazione, i rischi incendio e alluvione, la produttività alimentare e l’accertamento delle risorse materiali. Questo aiuterà a comprendere meglio le dinamiche dei cambiamenti climatici e a formulare le strategie necessarie.

Risorse interne

Il nuovo “atlante” sarà sviluppato in collaborazione con start-up, istituti di ricerca ed università degli Emirati Arabi Uniti e l’obiettivo è poterne dare la prima dimostrazione in occasione del Cop28. Per riuscirvi, Planet Labs fornirà l’accesso ai sui servizi come PlanetScope, immagini raccolte su base quasi giornaliera con risoluzione a 3 metri per valutare l’evoluzione del territorio e l’erosione delle coste, e SkySat Tasking, che permette invece di catturare dettagli fino a 50 cm, per valutare impatti e cambiamenti immediati.

Lavoro congiunto

“La nostra collaborazione con Planet Labs rappresenta un sostanziale passo avanti verso la costruzione di un futuro sostenibile e clima-resiliente. Inoltre, riflette il nostro impegno nel rafforzamento delle nostre capacità di analisi per combattere il cambiamento climatico e prendere decisioni meglio informate” ha affermato Sarah Al Amiri (nella foto), ministro Uae dell’Educazione e della Tecnologia Avanzata nonché chairwoman dell’Uaesa. Salem Butti Salem Al Qubaisi, parla invece di “pietra miliare per i Sustainable Development Goal”.

Resilienza da costruire

“L’implementazione del Loss and Damage Atlas ha in sé l’immenso potenziale di mitigare gli affetti avversi del cambiamento climatico” ha continuato Il direttore dell’agenzia spaziale. “Il cambiamento climatico è una della sfide più grandi che noi come pianeta abbiamo mai affrontato, ed è critico che i paesi più vulnerabili siano capaci di avere una vera, tangibile comprensione per costruire la resilienza” ha aggiunto Will Marshall, co-fondatore e ceo di Planet Labs.

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