DEFENCE SPACE STRATEGY

La Gran Bretagna stanzia 1,4 miliardi di sterline per satelliti e tecnologie militari

Il governo di Londra fissa i punti fondamentali della strategia di difesa e sicurezza dello Spazio. E chiama in causa anche l’industria privata per fare dello Spazio un volano di sviluppo tecnologico rafforzando la competitività dell’intero Paese

08 Feb 2022

Nicola Desiderio

La Gran Bretagna spenderà 1,4 miliardi di sterline (1,65 miliardi di euro) per satelliti a bassa orbita e altre tecnologie spaziali nel prossimo decennio. Lo prevede il documento “Defence Space Strategy” con il quale il governo di Londra fissa i punti fondamentali per la strategia di difesa degli interessi nazionali e di sicurezza dello Spazio.

Il Defence Space Strategy segue il National Space Strategy pubblicato lo scorso settembre e stabilisce gli strumenti finanziari e le tecnologie che Sua Maestà metterà in campo chiamando in causa anche l’industria privata per fare dello Spazio anche un volano di sviluppo tecnologico in altri campi rafforzando la competitività dell’intero paese. “Questo investimento significativo ci aiuterà ad assicurare che il Regno Unito rimanga all’avanguardia dell’innovazione per lo Spazio ed un passo avanti rispetto ai nostri concorrenti ha dichiarato il ministro della Difesa, Ben Wallace. Tra i progetti in programma, il responsabile degli appalti per il dicastero, Jeremy Quinn ha parlato di una nuova costellazione di due costellazioni di satelliti a bassa orbita.

La prima è denominata Istari e assicurerà sorveglianza e intelligence per operazioni militari oltre ad essere provvista di una tecnologia di comunicazione laser, capace di trasmettere dati nello spazio ad alta velocità. La seconda è Minerva e sarà capace di raccogliere, processare e smistare dati dai satelliti britannici e degli alleati per supportare operazioni militari. “Istari e Minerva saranno le pietre angolari” della futura architettura spaziale militare, ha dichiarato Quinn. “Stiamo partendo con un piccolo numero di satelliti, cercheremo di portare gruppi di satelliti che possono lavorare insieme e impareremo come controllare formazioni di satelliti” ha concluso il funzionario governativo.

Il capo dell’Air Staff, sir Mike Wingston, ha affermato che la strategia riflette una realtà dove lo spazio è oggetto di “attività nefaste e spericolate”, che la Gran Bretagna non vuole militarizzare lo spazio, ma proteggere i propri interessi e assicurare che tutti possano utilizzarlo. Hary Smyth, direttore per lo Spazio presso il Ministero della Difesa ha affermato che la strategia “libera la nostra capacità di parlare ai nostri partner e fissare e nostre priorità” ed è il frutto di un lavoro di analisi durato mesi sui possibili scenari delle minacce. Stiamo studiando il peggio sperando il meglio ha detto Smyth aggiungendo “abbiamo bisogno di approfondire la nostra abilità di condurre analisi nello spazio e capire che cosa c’è, che cosa si sta facendo e, cosa più importante, quale ne è lo scopo”.

La nuova strategia rappresenta un segnale chiaro a livello internazionale e, come detto, punta alla creazione di sinergie tra settore pubblico e privato. A questo scopo, lo UK Space Command ospiterà una riunione esplorativa il prossimo 30 marzo . Uno dei campi di maggiore interesse sembra essere quello del tactical responsive launch che anche la Space Force degli Stati Uniti sta sperimentando. E una delle aziende che potrebbe fornire le tecnologie adatte allo scopo potrebbe essere la britannica Virgin Orbit che già fornito servizi di lancio sia al cliente americano sia al Ministero della Difesa di Londra.

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