IL PIANO

Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace

L’ateneo piemontese si è aggiudicato oltre 145 milioni per un poker di strutture che saranno finanziate al 49% con risorse pubbliche e per il resto tramite collaborazioni pubblico-privato. IS4Aerospace ha un budget di 34,2 milioni e punta a rafforzare una realtà già forte nel settore

07 Lug 2022

Nicola Desiderio

Politecnico di Torino
POLITECNICO TORINO

Il Pnrr riempie il portafoglio del Politecnico di Torino che, nell’ambito della Missione 4 – quella relativa all’Istruzione alla Ricerca – si vede assegnare in tutto oltre 145 milioni di euro per quattro nuove strutture di ricerca dedicate alla tecnologia e all’innovazione con l’impegno che questo denaro ne finanzi il 49% ed il resto debba provenire da operazioni di collaborazione tra pubblico e privato.

IS4Aerospace guarda al futuro del settore

E tra queste quattro nuove infrastrutture non poteva mancarne una dedicata allo spazio: si chiama IS4Aerospace – “Infrastruttura tecnologica di innovazione per il knowledge transfer – ma in un’università italiana potremmo anche continuare a dire ‘trasferimento di conoscenza’ senza alcuno scandalo – nell’ambito delle nuove sfide dell’Aerospazio”. Si dedicherà allo sviluppo delle nuove tecnologie che riguardano il campo aerospaziale e aeronautico e sarà dotato di laboratori e strutture di prova per coprire tutte le fasi dello sviluppo dei materiali e dei componenti, fino alla loro certificazione, anche attraverso l’utilizzo di elementi reali o simulati – dunque con sistemi di realtà virtuale – facendo in modo che i rispettivi risultati possano permettere di aggiungere le caratteristiche e le prestazioni desiderate.

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Nuovi materiali e componenti per uno spazio sostenibile

L’obiettivo è intercettare il cambio di paradigma che sta attraversando tutta l’industria mondiale, soprattutto quella europea, impegnata più di altre verso la decarbonizzazione e l’abbattimento delle emissioni inquinanti anche per lo spazio con lo sviluppo di velivoli ibridi ed elettrico, nuovi materiali e leggeri ed altre tecnologie che permettono di rendere la space economy efficiente e sostenibile, sia dal punto di vista economico sia ambientale. L’IS4 Aerospace avrà sede all’interno della Città dell’Aerospazio di Torino, dunque in un luogo che è già il punto di incontro tra territorio, università, ricerca e industria potenziando il suo ruolo di innovazione, scambio e trasferimento di esperienze, competenze e tecnologie impiegate ai massimi livelli del settore aerospaziale, per scopi governativi o commerciali. Non a caso, hanno mostrato interesse al progetto del Politecnico di Torino grandi aziende multinazionali. Al momento non si fanno nomi, ma basta citare Thales Alenia Space che, attraverso la propria sede di Torino muove un giro di affari pari a circa 400 milioni di Euro.

Il legame tra territorio, industria e università

Il progetto IS4Aerospace avrà un budget complessivo pari a 32,4 milioni di euro e sarà coordinato dal professor Massimo Sarli, del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino. “IS4Aerospace è un progetto fortemente integrato fra il mondo industriale e l’università – ha dichiarato – in completo raccordo con altre misure del Pnrr e con le linee strategiche del territorio. Aziende e Università hanno partecipato significativamente al suo concepimento, alla determinazione degli obiettivi e dei metodi per perseguirli. Questa infrastruttura rappresenta in definitiva una reale sfida nella realizzazione di una partnership pubblica privata in un comparto tecnologicamente avanzato quale è l’aerospazio, sottoposto a significative evoluzioni nei prossimi anni verso soluzioni dirompenti che richiedono maturazioni tecnologiche testate e certificate”.

Un modello di collaborazione tra pubblico e privato

Soddisfazione per quanto ottenuto dal Pnrr è stata espressa anche dal rettore, Guido Sarracco. “Per il Politecnico l’ottenimento di ben quattro Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione rappresenta un risultato importantissimo. Finanziamenti così consistenti in infrastrutture – ha continuato il numero uno dell’ateneo di Torino – rappresentano infatti un patrimonio che potrà, grazie a un proficuo rapporto tra pubblico e privato, garantire anche per gli anni a venire un notevole impatto sui territori sui quali insisteranno laboratori e centri finanziati grazie a questo bando. Il Politecnico potrà così dotarsi di nuove attrezzature e anche di una rete ancora più efficiente di strumenti per condurre le proprie ricerche e per accompagnare verso il mercato prodotti altamente innovativi nei settori più attuali della ricerca mondiale: energia, mobilità sostenibile e tecnologie del futuro nel settore automotive, aerospazio”.

Gli altri progetti Pnrr per mobilità ed energia

Il più ricco di tutti e quattro i progetti (40 milioni di budget in totale) finanziati dal Pnrr infatti riguarda l’altro settore d’elezione storico per Torino: l’industria automobilistica e, in senso più ampio, della mobilità. Il primo si chiama Infuturo e riguarda la guida autonoma, la connettività, l’elettrificazione e la mobilità condivisa. Alla mobilità è dedicato anche ISM4Italy che punta all’integrazione delle tecnologie (robotica ed intelligenza artificiale in particolare) che riguarderanno l’integrazione dei settori industriali che operano nel campo della mobilità intelligente, elettrica ed autonoma non solo in ambito terrestre, ma anche aerospaziale. Nei suo confronti hanno già manifestato il loro interesse ben sei soggetti pubblici e 16 aziende private. Infine, l’Irsme ha come obiettivo l’integrazione delle fonti rinnovabili nel sistema energetico.

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