IL PROGETTO

Space economy, l’Europa lancia il Pact for Skills

Avviato un partenariato per le competenze su larga scala sul fronte dei dati, servizi e applicazioni. Spinta alla collaborazione tra l’industria spaziale, i centri di formazione, il mondo accademico e altri partner e allo sviluppo di iniziative regionali a sostegno delle Accademie Copernicus e dei Copernicus Relays e di altre attività nell’ambito di Cassini

03 Mag 2023

Nicola Desiderio

La Commissione Europea lancia il Pact for Skills nel settore spaziale denominato Space4Geo, il partenariato che promuove presso i lavoratori degli stati membri le capacità e le competenze necessarie per lo sviluppo delle innovazioni che servono a portare avanti e raggiungere gli obiettivi fissati dalla Space Strategy for Security and Defence dell’Unione Europea.

Il numero 17 della serie

Il nuovo Pact for Skills si unisce agli 16 già esistenti e che rappresentano una delle azioni fondamentali previste dallo European Skills Agenda, il piano quinquennale della Comunità Europea che punta a supportare gli individui e le aziende a sviluppare nuove capacità e competenze per promuovere la competitività sostenibile, assicurare la parità sociale nelle opportunità e la resilienza sociale ed economica.

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Il nuovo Pact for Skills promuoverà la collaborazione tra l’industria spaziale, i centri di formazione, l’università e altri attori, attrarrà giovani professionisti, svilupperà nuove iniziative locali già esistenti e contribuirà ad altri programmi di formazione come il Copernicus Academies, il Copernicus Relays e altre iniziative ancora che ricadono sotto l’ombrello di finanziamento dell’iniziativa Cassini. Tra i partner di Space4Geo ci sono: Consorzio Italiano per la Copernivus Academy, Planetek Italia ed Epsilon Italia.

Raddoppio in 10 anni

L’obiettivo più ampio è fare in modo che nel 2030 il 60% degli abitanti adulto dell’Unione Europea partecipi ogni anno ad attività di formazione. Il nuovo Pact for Skills riguarda in particolare i dati, i servizi e le applicazioni in ambito spaziale e supporterà la vivace space economy europea che nel 2021 ha generato un giro d’affari pari a 40 miliardi di euro solo per i settori dell’Osservazione della Terra, del posizionamento e del tempo nei quali l’Unione Europea mette a disposizione infrastrutture di livello assoluto.

Downstream trainnate

Tali settori rientrano nel cosiddetto space downtream – ovvero lo sfruttamento sulla Terra dei dati generati nello spazio dai sistemi satellitari come Galileo, Copernicus ed Egnos – che nel 2030 raddoppierà i propri volumi raggiungendo un fatturato di 80 miliardi di euro. Tale crescita è attesa dallo sviluppo di applicazioni in grado di mettere le risorse spaziali al servizio della società e di settori sempre più numerosi delle istituzioni, dei servizi e dell’industria.

Competitività spaziale

Le competenze e i talenti sono un elemento fondamentale per assicurare il ruolo di primo piano nel lungo periodo, l’innovazione e la competitività della nostra industria spaziale. Do quindi il benvenuto a questa nuova Skills Partnership che aiuterà a far coincidere i bisogni dell’industria con l’istruzione e la formazione e ad aumentare la disponibilità di esperti nel settore spaziale” ha dichiarato il commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Civili, Nicolas Schmit.

Le priorità politiche

“Il lancio su larga scala della Skills Partnership per i dati, i servizi e le applicazioni spaziali rafforzerà il ruolo predominante dell’Europa nel settore spaziale. Assicurerà la resilienza e la competitività di questo vivace settore che è al servizio di numerose priorità politiche dell’Unione e di un’ampia gamma di bisogni da parte dell’industria” ha affermato il commissario per il Mercato Interno, Thierry Breton.

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