IL PROGETTO

Vega-C, prima missione per osservare la Terra “da vicino”

Il volo operativo del nuovo lanciatore europeo porterà in orbita le ultime due unità della costellazione Pléiades Neo di Airbus Defence and Space, capaci di fotografare qualsiasi punto del globo con una risoluzione fino a 30 cm

21 Nov 2022

Nicola Desiderio

VV22

Il primo lancio ufficiale di Vega-C avrà luogo alle ore 22:47 del 24 novembre (2:47 italiane del 25 novembre) prossimo e porterà in orbita i satelliti Pléiades Neo 5 e 6 completando l’omonima costellazione per l’Osservazione della terra di Airbus Defence and Space. Dopo il lancio inaugurale del 13 luglio scorso del nuovo vettore europeo operato dall’Agenzia Spaziale Europea, sarà europeo anche il primo volo commerciale che sarà invece operato da Arianespace presso la base di Kourou, nella Guyana francese.

Il primo a 629 km

Il primo volo di Vega-C (sigla VV12), una volta partito, esaurirà i primi tre stadi in poco più di 7 minuti. Il terzo, lo Zefiro 9, si separerà dal quarto stadio superiore Avum+ che contiene i due Pléiades, A questo punto Avum+ accenderà i suoi motori per 9 minuti e mezzo facendo seguire una fase balistica di circa 35 minuti per raggiungere la quota di iniezione del primo satellite. I motori del quarto stadio si riaccenderanno per altri 2 minuti e 30 secondi per raggiungere la prima quota di rilascio a 629 km.

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Il secondo a 614 km

Dopo 6 minuti e 29 secondi seguirà un boost Racs (Roll and Attitude Control Systems) di 15 secondi che porterà ad un’ulteriore fase balistica di 36 minuti prima di un’ulteriore accensione di 5 secondi, seguita dal rilascio del secondo satellite ad un’altitudine di 614 km. Altri 9 minuti e l’Avum+ riaccenderà i motori per 61 secondi verso il deorbitaggio. Il tutto durerà un’ora, 55 minuti e 53 secondi dal decollo. Dopo il Neo 3 del 28 aprile 2021 il Neo 4 del 16 agosto, entrambi lanciati con un Vega, Pléiades sarà completata.

I punti di forza di Pléiades

La costellazione di Airbus permette di fotografare qualsiasi punto del globo più volte al giorno con una risoluzione di 30 cm e di essere istruita 15 minuti prima dell’acquisizione facendo arrivare le immagini a Terra entro l’ora successiva. I Pléiades sono caratterizzati da agilità, leggerezza e dimensioni compatte, inoltre sono più reattivi dei satelliti della stessa classe e, insieme alle altre caratteristiche, promettono servizi di Osservazione della Terra di altissimo livello che rimarranno concorrenziali per i prossimi 10 anni.

Prima missione ufficiale per Vega-C

Dal canto suo, Vega-C si appresta ad entrare in servizio con un portafoglio di oltre 40 lanci da compiere nei prossimi anni. Il nuovo lanciatore europeo, sviluppato dalla Avio come capofila di un consorzio che comprende aziende di 12 paesi, ha rispetto al Vega motori più potenti, una capacità di carico superiore (fino a 2,35 tonnellate per orbite eliosincrone) e un volume utile raddoppiato. Inoltre è stato migliorato il suo modulo di rilascio Ssms ed è capace di gestire sette riaccensioni in modo da raggiungere tre orbite diverse.

Avio lo consegna “pronto al volo”

Infine, come ribadito più volte, Vega-C è un autentico successo italiano poiché Avio, oltre ad essere il main contactor del progetto, ha progettato i nuovi motori P120C insieme ad ArianeSpace all’interno di Europropulsion, ha sviluppato e costruisce tre dei quattro stadi la cui integrazione è curata dall’azienda italiana. Avio si occupa anche dell’infrastruttura di Terra, delle operazioni di campagna e di preparazione del velivolo consegnando ad Arianespace il razzo “pronto al volo”.

Per Arianespace sarà il 344° lancio

Avio si occupa anche dell’interstadio tra il secondo (Zefiro 40) e terzo stadio (Zefiro 9), e del software di programmazione del volo mentre Leonardo – che controlla il 29,65% dell’azienda di Colleferro (RM) – ha messo direttamente la propria firma sulle unità di gestione della sicurezza, sia nella fasi di lancio sia in remoto. Il VV22 sarà il 4° lancio di Arianspace nel 2022, il 344° per Arianespace (il 307° da Kourou) mentre Pléiades Neo 5 e 6 saranno rispettivamente il 139° e 138° satellite lanciato da Airbus con l’azienda francese, il 120° e 119° con un lanciatore della famiglia Vega.

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