RICERCA E INNOVAZIONE

Detriti spaziali, team di studenti italo-inglesi testa dispositivo hi-tech

In campo le Università di Parma, Pisa e Brighton. In assenza di gravità, su un volo parabolico dell’azienda Novespace a Bordeaux in Francia, sarà studiato il Pulsating Heat Pipe, tubo di calore pulsante dotato di elevata flessibilità meccanica. Il progetto nell’ambito del Petri Programme 

17 Mar 2023

Paolo Marelli

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È stato ribattezzato “Deploy!” (Deployable Pulsating Heat Pipe). È un progetto di ricerca scientifica e tecnologica appena selezionato dall’Esa (Agenzia spaziale europea) nell’ambito del Petri Programme, programma rivolto a studentesse e studenti universitari interessati allo spazio. 

Nei prossimi mesi un dispositivo tecnologico innovativo sarà testato da sei studenti e studentesse delle Università di Parma, Pisa e Brighton su un volo parabolico dell’azienda Novespace a Bordeaux in Francia. Per l’Università di Parma, partecipano al progetto Michele Bocelli, dottorando in ingegneria industriale, e Fabio Bozzoli, docente di fisica tecnica del Dipartimento di ingegneria e architettura.

In assenza di gravità sarà studiato un dispositivo di trasporto di calore chiamato Pulsating Heat Pipe (Php), o tubo di calore pulsante, dotato di elevata flessibilità meccanica.

Nuova tecnologia di Php

Questa nuova tipologia di Php è una soluzione promettente per le applicazioni spaziali ad assetto fortemente variabile, per esempio può essere utilizzata per ripiegare automaticamente i pannelli solari nello spazio e ridurre così il rischio di collisioni con detriti. 

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Esperimento su un Boeing

L’esperimento sarà eseguito a bordo di un Boeing che, dopo essere salito a quota 7500 metri, andrà in caduta libera per circa 20 secondi nei quali si vivrà l’assenza di peso; questo accadrà per ben 30 volte consecutive, in ognuno dei tre voli previsti. 

È in quel momento di caduta libera che l’esperimento potrà essere testato. I componenti del team saranno a bordo dell’aereo per condurre direttamente il test. 

Un team che parla italiano

Questa nuova ricerca prosegue anche il lavoro del professor Fabio Bozzoli e del suo gruppo di ricerca che, grazie a un precedente finanziamento dell’Agenzia spaziale europea, aveva applicato la termografia allo studio di dispositivi in assenza di gravità.

Il “Deploy! Project” è stato ideato anche con lo scopo di favorire una collaborazione fra studenti e per dare loro la possibilità di interagire con altre università.

Oltre a Bocelli, fanno parte del team, dall’Università di Pisa il team leader Alessandro Billi, Silvia Picchi, Vittorio Rosellini, Nicola Ricci ed Erin Saltmarsh dell’Università di Brighton.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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