IL TAGLIO DEL NASTRO

Distretto tecnologico aerospazio, nuova sede a Brindisi e via al Business Incubation Centre

Per le imprese previsto un contributo di 50mila euro, un percorso di accompagnamento tecnico-manageriale e giuridico curato dal Dta, dai partner di progetto e dalle Università e l’accesso ad una vasta rete di laboratori e infrastrutture di prova. Il presidente Acierno: “Pronti a rilanciare la nostra azione con nuovi obiettivi e sfide”

09 Nov 2023

Paolo Marelli

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Taglio del nastro per la nuova sede del Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) di Brindisi e via libera al lancio dell’Esa Bic Brindisi, il più grande network europeo di incubatori per sostenere startup correlate allo Spazio. Sarà gestito dallo stesso Dta, come spiega il presidente Giuseppe Acierno, e opererà con il supporto di Politecnico di Bari, Università di Bari e Università del Salento, oltre che di diversi partner industriali, e il sostegno finanziario della Regione Puglia.   

Esa Bic Brindisi affianca il network italiano in cui sono presenti Esa Bic Torino, Esa Bic Lazio, Esa Bic Milano, Esa Bic Padova. La rete europea, invece, conta 26 incubatori.

Mano tesa alle startup

Il Centro di incubazione aziendale dell’Agenzia spaziale europea (Esa Bic) di Brindisi supporta startup e imprenditori che sviluppano prodotti, applicazioni e soluzioni utilizzando sistemi spaziali (come navigazione satellitare, osservazione della Terra o comunicazione satellitare); utilizzano tecnologie spaziali in un ambiente non spaziale; sviluppano prodotti e servizi innovativi per il settore spaziale. 

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L’incubatore  – fa notare Acierno – sarà rivolto ai giovani e alla loro voglia di misurarsi con l’iniziativa d’impresa, valorizzando questo patrimonio tecnologico. Qui abbiamo tecnologie che possono essere messe nelle mani di giovani capaci, che brillantemente possono individuare idee di business nuove. Il nostro compito è sostenerli, aiutarli finanziariamente, dare servizi tecnici e specialistici e soprattutto introdurre queste realtà nella grande rete dell’Agenzia spaziale europea”.

50 mila euro di finanziamento

Le startup che superano il processo di selezione entreranno in un percorso di incubazione della durata di 2 anni che garantisce i seguenti benefici: 50.000 euro di finanziamento per lo sviluppo del proprio prodotto. Inoltre, le startup selezionate avranno accesso a una vasta rete di laboratori e infrastrutture di prova. E ancora: formazione e coaching tecnico-manageriale e giuridica garantita dal Dta e dai partner, supporto nelle attività di ricerca degli investitori, networking e internazionalizzazione.   

Possono presentare domanda le start-up già costituite (di età inferiore a 5 anni) o i gruppi informali che si impegnano a fondare una start-up se selezionati.

Crescita strategica

Giuseppe Acierno, presidente e direttore generale del Dta, sottolinea che “l’inaugurazione della nuova sede del Distretto e il lancio del primo incubatore dell’Agenzia Spaziale Europea nel Mezzogiorno d’Italia sono ulteriori risultati del nostro percorso strategico di crescita. Anni fa ci ponemmo l’obiettivo di attrarre l’Agenzia spaziale europea in Puglia con un suo presidio: un obiettivo ambizioso e complesso, che oggi abbiamo raggiunto e che apre nuove opportunità per giovani ed imprese”. 

Nuove sfide all’orizzonte

“Esserci riusciti, al pari di quanto accaduto a Milano e Torino, con i rispettivi Politecnici, e Padova ci dà la misura della crescita e del ruolo che il Distretto oggi svolge – aggiunge Acierno -. In circa 15 anni abbiamo immaginato, composto e consolidato, partendo da zero, un sistema integrato ed innovativo che oramai rappresenta una best practice nella dimensione europea. Siamo pronti a rilanciare la nostra azione con nuovi obiettivi e sfide”.

Sinergie pubblico-provato

Il presidente dell’Asi, Teodoro Valente, sottolinea che “la nascita degli ‘Esa Bic’ rientra nella strategia dell’Agenzia spaziale italiana e mira a fare dell’Italia un hub innovativo per l’imprenditorialità spaziale e si declina in una serie di strumenti che l’Asi progetta e realizza per sostenere lo sviluppo di nuovi prodotti, servizi e modelli di business”. 

Con riferimento al programma che sarà avviato a Brindisi, Valente osserva che “la compagine che ha proposto il progetto selezionato si è dimostrata vincente, mettendo in evidenza quanto il successo possa trarre beneficio da sinergie pubblico-privato e con importanti competenze scientifiche di trasferimento tecnologico a supporto”.

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