IonQ, una delle aziende più all’avanguardia nel mondo del calcolo quantistico con sede in Maryland (Usa), ha appena annunciato un’operazione che potrebbe segnare una svolta decisiva: l’acquisizione di Skyloom Global, società statunitense specializzata nelle comunicazioni ottiche ad alta prestazione tra satelliti e tra satellite e Terra.
Fondata nel 2017, Skyloom è conosciuta per i suoi Optical Communications Terminals (Oct), terminali al laser progettati per collegamenti sicuri e ad alta velocità, qualificati dalla Space Development Agency (Sda). Secondo una nota, entro il 2025 l’azienda avrà consegnato quasi 90 di questi terminali per missioni spaziali, dimostrando così un livello di produzione scalabile su scala industriale.
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Una mossa strategica
L’operazione rappresenta un acceleratore strategico per IonQ: integrando la tecnologia ottica di Skyloom nella sua infrastruttura quantistica, IonQ punta a rafforzare la sua piattaforma globale di “quantum‑networking” sicuro, ovvero reti in grado di trasmettere dati quantistici in modo crittograficamente inviolabile. Niccolo de Masi, presidente e amministratore delegato di IonQ, descrive l’acquisizione come un momento cruciale: grazie ai terminali ottici di Skyloom, sarà possibile aumentare la larghezza di banda fino a 5 volte, ridurre la latenza delle applicazioni critiche da molte ore a meno di un’ora, e dare una nuova solidità alle comunicazioni quantistiche distribuite.
Marc Eisenberg, ceo di Skyloom, diventerà parte del gruppo IonQ e risponderà a Frank Backes, presidente della divisione “Quantum Infrastructure”. Secondo Eisenberg, l’unione tra le sue tecnologie ottiche e le capacità quantistiche di IonQ non solo accelera la roadmap di sviluppo, ma definisce “l’architettura per un’infrastruttura futura di comunicazioni quantistiche ultrasicure”.
Impatti su business e mercato
Con questa acquisizione, IonQ completa un altro tassello della sua strategia “full‑stack”: non si limita più al calcolo quantistico, ma costruisce un ecosistema integrato che spazia dal computing alla rete quantistica, fino ai terminali ottici nello Spazio.
L’azienda americana ha già acquistato di recente altre realtà chiave: Qubitekk (networking quantistico), Capella Space (satelliti), Lightsynq (interconnessioni fotoniche) e una quota di controllo in ID Quantique, esperta in sicurezza quantistica.
Secondo IonQ, possedere tutti i “livelli critici” della tecnologia – dai qubit al networking, dai dispositivi ottici alla sicurezza – le conferisce un vantaggio competitivo unico su scala globale.
L’operazione è però ancora soggetta ad approvazioni regolamentari standard prima di essere formalizzata.
Visione per il futuro
La mossa riflette chiaramente l’ambizione di IonQ di costruire non solo computer quantistici, ma anche una rete quantistica spaziale, capace di distribuire entanglement quantistico su vasta scala. Integrare i terminali ottici di Skyloom significa poter trasmettere dati quantistici sicuri tra satelliti e stazioni a terra, in un’ottica di comunicazioni che oggi sono ancora di nicchia, ma che domani potrebbero diventare strategiche per la Difesa, il settore finanziario e la sicurezza nazionale.
In definitiva, IonQ non punta solo a essere un gigante del calcolo quantistico, ma un vero e proprio architetto del futuro “internet quantistico”, una rete globalmente sicura, affidabile e basata su tecnologie che solo pochi anni fa sembravano fantascienza.






