STRATEGIE

Nanosatelliti, l’Asi lancia il programma Alcor

Obiettivo dell’iniziativa è quello di far diventare l’Italia leader nel settore, attraverso opportuni investimenti ripartiti tra missioni operative e sviluppo di tecnologie dedicate. Saccoccia: “Puntiamo a favorire l’accesso da parte dell’intera filiera spaziale a idee e prodotti innovativi”

26 Mag 2022

F. Me.

Il settore dei nanosatellliti ha una forte propensione alla crescita tanto che i dati di sviluppo parlano di un incremento superiore al 14% entro il 2030, con un valore di mercato che si prevede raggiungerà gli 8,69 miliardi di dollari in campo internazionale. In questo quadro in evoluzione, l’Agenzia Spaziale Italiana presenta il nuovo programma di sviluppo per tecnologie e missioni nanosatellitari, nel corso del workshop “Small is Beautiful“.

L’obiettivo del programma – il cui nome è Alcor, come la stella della costellazione dell’Orsa maggiore, che simboleggia l’idea di guardare al futuro – è quello di porre il nostro Paese in una condizione di consolidata leadership nel settore, attraverso opportuni investimenti ripartiti tra missioni operative e sviluppo di tecnologie dedicate, garantendo l’applicazione di standard tecnico-gestionali idonei a queste tipologie di missioni caratterizzate da rapido ciclo di sviluppo, e costi ridotti rispetto alle missioni tradizionali.

“Dai nanosatelliti arriva una forte spinta all’innovazione tecnologica a costi ridotti e con tempi di sviluppo rapidi per applicazioni sia istituzionali che commerciali – spiega il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia – Per questo l’Asi dedica una particolare attenzione a questo settore ed ha deciso di aggregare in un unico programma, Alcor, tutte le iniziative dell’ASI dedicate ai nanosatelliti. Verrà così garantita continuità allo sviluppo di questo settore, favorendo l’accesso da parte dell’intera filiera spaziale a idee e prodotti innovativi aprendo la strada a futuri sviluppi commerciali, scientifici e tecnologici.”

I nanosatelliti stanno rivoluzionando il mercato dell’industria spaziale e rappresentano un segmento del settore ad altissima potenzialità. Per le loro caratteristiche i ‘piccoli’ satelliti rendono possibile l’accesso a nuove opportunità di business a una vastissima categoria di operatori. Non più solamente ai grandi integratori e alle grandi industrie, ma anche piccole e medie imprese e startup. I nanosatelliti sono prodotti che si posizionano in maniera imponente all’interno della Space Economy perché riescono a fornire servizi complementari a quelli forniti dai grandi satelliti, più performanti ma anche più costosi e con tempi di sviluppo più elevati.

Il segmento dei nanosatelliti facilita la sinergia e la collaborazione tra mondo scientifico, industria e istituzioni e rappresenta uno strumento di collaborazione internazionale, accessibile anche alle nazioni che si sono affacciate al settore spazio recentemente. Questa classe di satelliti è infatti più economica e più rapida da sviluppare favorendo così la cosiddetta diplomazia spaziale.

L’Asi è da tempo impegnata nello sviluppo di missioni e tecnologie dedicate al settore dei microsatelliti. Dal 2020 è stata istituita una unità organizzativa, dedicata anche alle linee di investimento nelle tecnologie e in missioni satellitari.

Lo scopo del programma Alcor è quello di supportare e rendere continuativo lo sviluppo dei micro e nanosatelliti attraverso l’apertura di bandi volti a raccogliere progetti e idee da parte del mondo dell’industria, delle piccole e medie imprese e startup, e dell’Accademia italiana, per facilitare lo sviluppo di un’economia spaziale basata su questa classe di satelliti e consolidare la leadership europea nel settore. L’idea alla base del programma Alcor è quella di rappresentare un incubatore per agevolare il business delle aziende, finanziando prototipi di piattaforme per servizi innovativi che possano poi essere commercializzati dagli sviluppatori.

La prima iniziativa di questo programma è stata il Bando “Future missioni CubeSat”, una vera e propria call for ideas, che ha visto una partecipazione al di sopra di ogni aspettativa: 22 partecipanti fra Centri di Ricerca e Università e 78 aziende, prevalentemente Pmi. Le aziende hanno partecipato singolarmente e in forma congiunta e collaborativa come incoraggiato dal bando, presentando un totale di 49 proposte per missioni ad elevato contenuto di innovazione. Di queste ne sono state selezionate 20, che entro la fine dell’anno saranno tutte finanziate. Nei prossimi quattro anni l’Agenzia si è prefissata di vederle dispiegate in orbita.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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