IL NUOVO SERVIZIO

Starlink sui jet privati: banda larga per super ricchi da 12.500 dollari al mese

Ci vogliono 150.000 dollari per il kit (antenna, cablaggi, alimentatore e due punti hotspot) e l’abbonamento può arrivare a costare anche 25.000 dollari. Musk scommette sul 2023 per il lancio. I concorrenti non stanno a guardare: OneWeb si allea con Gogo

21 Ott 2022

Nicola Desiderio

Starlink

Starlink arriva anche sui jet privati e promette una banda da 350 Mbps con una latenza di 20 ms, abbastanza per permettere di fare ad oltre 10mila metri di altezza, in qualsiasi punto del globo e per ognuno dei passeggeri a bordo, video chiamate, giocare online con la propria consolle e fare altre cose finora impossibili su un velivolo.

Kit da 150.000 dollari (montaggio escluso)

SpaceX ha quindi lanciato l’ennesima offensiva commerciale che riguarda la sua rete Internet satellitare a bassa orbita che promette livelli di velocità e risposta impensabili con le reti geostazionarie utilizzate solitamente per queste applicazioni. L’offerta di Starlink ha prezzi ovviamente in linea con chi gestisce o può permettersi un jet privato come un Falcon o un Gulfstream: ci vogliono 150.000 dollari per il kit (antenna, cablaggi, alimentatore e due punti hotspot) e un abbonamento al servizio che varia da 12.500 a 25.000 dollari al mese.

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Consegna a metà 2023

Il prezzo non comprende l’istallazione che è a carico del possessore o del gestore del velivolo, ma Starlink assicura che le sue dimensioni e la sua compattezza la rendono adattabile a qualsiasi jet o velivolo. Dell’omologazione su questi ultimi si sta invece occupando la stessa azienda di Redmond presso la Federal Communications Commission (Fcc) e, molto probabilmente, è dovuto a questo il fatto che per ora il kit si può solo prenotare con un anticipo di 5.000 dollari e si potrà avere solo per la metà del 2023.

Gogo, leader di mercato

La mossa di Starlink arriva dopo che l’aprile scorso ha stabilito i primi due accordi con Jsx e Hawaiian Airlines e il 30 giugno la Fcc ha concesso all’azienda di Elon Musk di equipaggiare anche oggetti in movimento come gli aerei. La principale concorrente da battere è la Gogo di Broomfield, nello stato del Colorado, che detiene oltre l’80% di questo segmento di mercato e al 30 giugno 2022 dichiarava 2.893 velivoli business equipaggiati con i propri sistemi L5 ed L3 ai quali aggiungerne 6.654 con Atg e 4.462 con connettività satellitare.

OneWeb molto attiva

Parliamo però di sistemi che funzionano parzialmente con ponti 5G terrestri e non arrivano a 70 Mps anche se Gogo ha annunciato che presto sarà possibile superare i 200 Mbps grazie all’accordo con OneWeb che è stato stabilito nel maggio scorso, ma sarà operativo nella seconda metà del 2024. L’azienda londinese ha inoltre raggiunto il 17 ottobre scorso un accordo con un concorrente di Gogo, la Panasonic Avionics e il 23 settembre ha presentato con Kymeta il proprio sistema per yacht, un altro segmento di mercato al quale Starlink tiene molto, evidentemente per l’ampiezza e per i margini di guadagno che esso garantisce.

Gerarchie difficili da cambiare

Gli analisti, come la Morgan Stanley, prevedono che le mosse di Starlink non potranno abbattere il ruolo dominante di Gogo sui jet. La rete di Elon Musk promette di arrivare un anno prima e di avere prestazioni superiori, ma si tratta di promesse sulla carta e di accordi tecnico-commerciale che implicano mediazioni e valutazioni articolate e molto specifiche. A questo si aggiunge il potere distributivo di Gogo e anche di Panasonic Avionics che hanno rapporti consolidati e danno a costruttori e compagnie aeree tutte le garanzie del caso. A questo va aggiunto anche che, qualora OneWeb fosse acquistata da ViaSat, avrebbe un altro canale per arrivare a coloro che si servono dell’operatore americano per le proprie reti geostazionarie.

Un mercato che fa gola

Un riflesso di queste valutazioni è stato visibile anche in borsa: Gogo, quotata al Nasdaq, ha subito una lieve flessione in occasione dell’annuncio di Starlink (da 12,9 dollari a 11,8), ma è subito risalita fino ai 12,78 dollari di ieri senza alcuna impennata negli scambi. Gogo ha raggiunto il suo massimo (23,28 dollari) il 14 aprile scorso dopo che la società era riuscita a limitare i danni di una causa da parte degli investitori che riguardava proprio il wi-fi a bordo degli aerei. La mossa di Starlink dimostra comunque che il mercato è molto promettente, effervescente e giocato sul filo dei tempi e degli annunci per guadagnarvi spazio.

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