SCENARI

Cambiamento climatico, superpc e satelliti aprono nuovi orizzonti

La modellazione climatica su scala chilometrica per simulare al meglio la fisica delle nuvole, i rischi futuri di inondazioni e siccità e la velocità di scioglimento dei ghiacciai antartici. Ma è necessario un consorzio di Paesi con risorse informatiche ad alte prestazioni per rispondere alle nuove esigenze

27 Mar 2023

Paolo Marelli

cambiamento climatico clima

Il World Meteorological Day 2023, la giornata mondiale della meteorologica 2023 celebrata il 23 marzo, che quest’anno festeggia anche i 150esimo del predecessore del Wmo (World Meteorological Organization), l’Organizzazione meteorologica internazionale, è stata l’occasione per affrontare il tema del futuro del meteo, del clima, dell’acqua e della salvaguardia del Pianeta.

Il World Meteorological Day 2023 ha offerta anche l’opportunità di mettere in evidenza i risultati passati, i progressi presenti e il potenziale futuro sullo studio del meteo e del cambiamento climatico in corso: dai telegrafi e le previsioni di navigazione della fine del XIX secolo ai supercomputer e alla tecnologia spaziale.

Modello di cooperazione scientifica

La richiesta della nostra esperienza e della nostra scienza non è mai stata così alta – ha affermato il segretario generale del Wmo, Petteri Taalas –. Negli ultimi 150 anni, i servizi meteorologici e idrologici nazionali hanno raccolto e standardizzato i dati che sono alla base delle previsioni meteorologiche che ora diamo per scontate. La storia dello scambio di dati dell’Wmo è una storia di successo della cooperazione scientifica per salvare vite umane e mezzi di sussistenza”.

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Onu: serve una transizione green

L’Organizzazione meteorologica internazionale è stata fondata nel 1873 in un’epoca in cui l’inquinamento da attività industriali e umane era agli inizi. Quest’anniversario, dunque, serve anche come promemoria del clima che sta cambiando.

Lo scenario è noto: a causa dei gas serra che intrappolano il calore, la temperatura media globale oggi è più alta di oltre 1,1 gradi rispetto a 150 anni fa. Il nostro clima è più estremo, i nostri oceani sono più caldi e più acidi, il livello dei mari è aumentato e i ghiacciai si stanno sciogliendo.

Una situazione allarmante sintetizzata in un messaggio dal segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres: “Il 2023 deve essere un anno di trasformazione, non di ritocchi”, per il salvataggio del Pianeta. Ciò significa “trasformare radicalmente i nostri sistemi energetici e di trasporto, rompere la nostra dipendenza dai combustibili fossili e abbracciare una giusta transizione verso l’energia rinnovabile”.

Le priorità per il futuro

La buona notizia è che i rapidi progressi scientifici e tecnologici hanno notevolmente migliorato l’accuratezza delle previsioni meteorologiche e degli allarmi precoci salvavita. 

A questo proposito, il segretario generale Taalas ha spiegato che big data, machine learning e artificial intelligence sommati ai “supercomputer e alla tecnologia satellitare stanno aprendo nuovi orizzonti per previsioni meteorologiche e climatiche sempre più affidabili. Stiamo cercando di promuovere modelli climatici su scala chilometrica per simulare meglio la fisica delle nuvole, i futuri rischi di inondazioni e siccità e, per esempio, la velocità di scioglimento dei ghiacciai antartici. C’è bisogno di un consorzio di paesi con risorse informatiche ad alte prestazioni per rispondere a questa esigenza nel prossimo futuro”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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