IL PROGETTO SIMILE

Sentinelle satellitari per monitorare i laghi della Lombardia e della Svizzera

In campo i Sentinel della costellazione Copernicus, boe limnologiche e anche una app con cui i cittadini possono segnalare problematiche. Dopo i laghi di Como, Lugano e Maggiore il sistema adottato anche per quello di Varese in collaborazione con l’Università di Pavia

12 Dic 2022

Nicola Desiderio

Progetto Simile

La Regione Lombardia applicherà anche al Lago di Varese lo schema del progetto Simile nato per monitorare i laghi insubrici, ovvero quelli di Como, di Lugano, il Maggiore e i loro ecosistemi. Simile (Sistema Informativo per il Monitoraggio Integrato dei Laghi insubirici e dei loro Ecosistemi) nasce da un accordo tra Lombardia e Svizzera in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia e, tra gli strumenti di monitorizzazione dei suddetti bacini lacustri, impiega anche i satelliti.

Cooperazione Lombardia-Svizzera

L’estensione è stata approvata dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, attraverso un addendum al progetto già esistente. Simile è un progetto sperimentale che è funzionale alla definizione delle politiche di conservazione dei laghi della cosiddetta Insubria, una definizione che risale all’antico popolo degli Insubri e oggi indica il territorio che integra le province di Varese, Como e Verbania insieme al Canton Ticino.

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L’occhio multispettrale di Copernicus

L’Università degli Studi di Pavia si occuperà in particolare di questo segmento dello studio la cui titolarità è del Politecnico di Milano e della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (Supsi) con la collaborazione del Cnr Irsa di Verbania, ma al cui capitolato scientifico ha partecipato sin dall’inizio anche l’ateneo pavesino. Simile si avvale di un sistema informatico che utilizza i satelliti Sentinel della costellazione Copernicus, con i loro sensori multispettrali, e i sensori installati su boe limnologiche.

La citizen science

La novità interessante è questi dati sono integrati attraverso quelli raccolti dai cittadini stessi, con foto e segnalazioni, attraverso un app secondo un processo che viene definito di citizen science che stimola la partecipazione attiva e il coinvolgimento in un progetto che serve ai decisori per prendere decisioni adeguate a conservare la salute dei laghi Insubrici. Una risorsa quanto mai importante per la Regione Lombardia che accoglie nel suo territorio il 40% delle superfici lacustri italiane e il 60% dei volumi.

L’aggiunta del lago di Varese

“Il progetto Simile – ricorda l’assessore Cattaneo – è inserito nell’ambito della cooperazione interregionale tra Italia e Svizzera ed è propedeutico alla definizione delle politiche di gestione dei laghi di Lugano, Maggiore e Como attraverso la definizione di un sistema informatico avanzato. “Ora trasferiremo le sperimentazioni sviluppate sui laghi Maggiore, Como e Lugano anche sul lago di Varese”. L’Università di Pavia si occuperà di quest’ultimo per tutto il 2023, salvo proroga di sei mesi, e l’accordo prevede un costo di 45mila euro.

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