OSSERVAZIONE DELLA TERRA

Arianespace punta a lanciare Sentinel-1D dell’Esa a inizio novembre



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La missione partirà dallo spazioporto europeo nella Guyana francese. Il satellite del’Agenzia spaziale europea sarà a bordo del razzo Ariane 6, al suo terzo volo commerciale. Sarà così potenziato il sistema di osservazione della Terra più avanzato al mondo

Pubblicato il 14 ott 2025



Sentinel D1 Esa

Il prossimo 4 novembre alle 18:03 ora locale (21:03 Utc, 22:03 Cet), Arianespace lancerà il satellite Sentinel-1D con Ariane 6 dallo spazioporto europeo nella Guyana francese.

La missione, denominata Va265, sarà il terzo volo commerciale per Ariane 6, il nuovo lanciatore europeo per carichi pesanti. Il satellite sarà posizionato in orbita sincrona solare (Sso) a un’altitudine di circa 693 km. La separazione del veicolo spaziale avverrà circa 34 minuti dopo il decollo.

Progetto Copernicus

Il satellite Sentinel-1D fa parte di Copernicus, la componente di osservazione della Terra del programma spaziale dell’Unione europea. Copernicus è gestito e finanziato dall’Unione europea con un contributo parziale dell’Esa (Agenzia spaziale europea).

Dati affidabili

Essendo il sistema di osservazione della Terra più avanzato al mondo, Copernicus fornisce dati e servizi di osservazione della Terra continui, gratuiti e affidabili alle autorità pubbliche, alle aziende e ai cittadini di tutto il mondo.

Tecnologia radar

Sentinel-1D sarà dotato di una tecnologia radar avanzata per fornire immagini della superficie terrestre in qualsiasi condizione meteorologica, di giorno e di notte, fornendo dati essenziali per il monitoraggio dei ghiacci marini, il tracciamento di iceberg e ghiacciai, i cedimenti del terreno e le fuoriuscite di petrolio.

Thales Alenia Space in campo

Thales Alenia Space, joint venture tra Thales e Leonardo, è il principale appaltatore di Sentinel-1D, arrivato nella Guyana francese l’11 settembre 2025.

La missione Va265 sottolinea ancora una volta l’impegno di Arianespace a favore dello spazio per una vita migliore sulla Terra, oltre a garantire l’accesso autonomo dell’Europa allo Spazio.

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