Cambrian Works, azienda californiana leader nelle connessioni tecnologiche tra la Terra e lo Spazio e pioniere di infrastrutture e tecnologie fondamentali per la nascente economia spaziale, annuncia che la sua unità di volo GigRouter è pronta per il lancio a bordo del vettore Misse-21 di Aegis Aerospace.
Con questo lancio, che darà il via al programma di missioni per il 2025, Cambrian Works intende raggiungere per la prima volta un’estensione del patrimonio spaziale, ampliando le possibilità di connettività di rete di tipo Internet oltre i limiti della terraferma.
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Dispositivo pionieristico
Il GigRouter è un prodotto pionieristico nel campo dei dispositivi di comunicazione spaziale, che mira a integrare perfettamente l’edge computing e il networking nei sistemi spaziali.
Come elemento fondamentale della visione di Cambrian Works di incorporare l’Internet terrestre nello spazio, il GigRouter raggiunge i collegamenti trasversali dei veicoli spaziali per creare un tessuto globale di piattaforme spaziali ampiamente disperse.
Pronto per il volo
Destinato alla piattaforma Misse Flight Facility di Aegis Aerospace sulla Stazione Spaziale Internazionale, questo è il primo GigRouter a vedere lo Spazio.
“Dopo un’ampia validazione della tecnologia, test ambientali completi prima del lancio e persino test sulle radiazioni per convalidare la durata e l’utilità in orbite multiple, il GigRouter è pronto per il volo – il distintivo di una tecnologia pronta per l’uso operativo nello Spazio – afferma Victor Aguero, ceo di Cambrian Works -. L’operazione di lunga durata nello spazio ci consente di convalidare pienamente le prestazioni in presenza di effetti reali riscontrati nello spazio, per garantire ai nostri clienti che siamo pronti a supportare le loro comunicazioni mission-critical”.
Sei mesi in orbita
Il GigRouter, che decollerà nell’autunno di quest’anno, sarà consegnato alla piattaforma Misse gestita da Aegis Aerospace per una permanenza nello Spazio di sei mesi.
In questo periodo, il team di Cambrian Works osserverà il funzionamento del sistema nell’ambiente spaziale, monitorando le applicazioni containerizzate, raccogliendo telemetria, compresi i dati sulla temperatura e sulle radiazioni, e testando la larghezza di banda Ethernet sulle sue porte da 1 e 10 Gigabit al secondo.
