La European Union Aviation Safety Agency (Easa) e la Federal Aviation Administation (Faa) vogliono cambiare insieme la connettività che riguarda l’aviazione civile e, a questo scopo hanno pubblicato un libro bianco scritto in collaborazione con Airbus e Boeing per stabilire un nuovo quadro tecnico e normativo da realizzare entro il 2035.
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Un documento, quattro firme
Il documento, lungo 69 pagine e liberamente consultabile, è dunque il frutto del lavoro dei massimi enti regolatori e delle principali aziende costruttrici al mondo di velivoli civili, oltre che impegnate in altri ambiti aerospaziali. Proprio per questo offrono uno spaccato e una visione assolutamente realistici, realizzabili e necessari per aggiornare un punto essenziale, reso obsoleto dagli anni e dalle tecnologie stesse.
La comunicazione operativa
Il libro bianco non prende in considerazione la questione della banda larga a disposizione dei passeggeri in volo, ma solo e soltanto gli strumenti di comunicazione che rendono possibile il traffico aereo e che già beneficiano in modo crescente delle nuove tecnologie per migliorare non solo la sicurezza, ma anche l’efficienza dei velivoli a favore dei consumi e delle emissioni di sostanze inquinanti e climalteranti.
Per la sicurezza e l’efficienza
Tali aspetti rappresentano un obiettivo già presente nell’aviazione civile e, insieme alla sicurezza, si affidano a tecnologie collaudate, utilizzate per decenni come il VHF (Very High Frequency) e le Satcom di prima generazione le quali però trovano recentemente problemi operativi che, in taluni casi le rendono inutilizzabili e, vista la frammentazione delle regole, neppure interoperabili tra loro.
Futuro senza voli pindarici
C’è dunque un’esigenza di convergenza accanto alla volontà di aggiornamento tecnico facendo ricorso alle migliori tecnologie. Easa e Faa tuttavia non immaginano nulla di esageratamente futuristico individuando nel VDL Mode 2 e nel SATCOM Performance Class B gli standard da adottare poiché offrono un’ampiezza di banda maggiore utilizzando lo stesso spettro di frequenze utilizzato oggi e a costi gestibili.
Le tappe verso l’obiettivo
Il paper, oltre ad individuare le tecnologie, traccia anche un percorso di avvicinamento agli obiettivi suggeriti indicando quali delle infrastrutture attuali possono essere mantenute, con gli opportuni aggiornamenti, e come implementare ogni novità nel modo più efficiente possibile minimizzando i tempi di intervento e le complessità senza compromettere l’operatività e le prestazioni.
Una base di partenza e dialogo
Lo studio inoltre si muove all’interno delle linee già intraprese dalla Single European Sky ATM Research (Sesar) e della NextGen Programmes supportandone dunque l’azione di regolamentazione, armonizzazione e transizione. Ora l’auspicio è che si inizi a lavorare per questo obiettivo con l’International Civil Aviation Organization (Icao), gli enti regolatori, i costruttori, gli operatori, e i fornitori di servizi di navigazione e di comunicazione.
Per la prima volta una visione comune
“Per la prima volta abbiamo una visione comune da parte di tutte e quattro le organizzazioni presenti nella task force per stabilire la moderna comunicazione cielo-terra che andrà incontro ai requisiti futuri. Questo è il primo passo – ha concluso Patrick Ky, Executive Director di Easa – verso il raggiungimento di questo obiettivo e sicuramente uno dei più importanti. Auspichiamo ora di poter lavorare con gli altri attori coinvolti per rendere tale visione una realtà”.
L’esigenza di lavorare insieme
“I dati e la connettività sanno guidando i progressi del settore aerospaziale e rappresentano uno snodo cruciale per la sicurezza e l’efficienza in tutto il mondo. Auspichiamo di lavorare insieme per realizzare la transizione verso un’aviazione globale che sia più moderna, armonizzata e connessa” ha dichiarato David Boulter, Acting Associate Administrator Aviation Safety per la Federal Aviation Administration.