OSSERVAZIONE DELLA TERRA

Agricoltura intelligente coi satelliti: un aiuto ai Paesi poveri

All’Innovation Day dell’Ifad, l’Esa e il Fondo internazionale delle Nazioni Unite per lo sviluppo agricolo, firmando una lettera d’intenti, rafforzano la loro partnership: usare la tecnologia spaziale per sradicare la fame nel mondo, combattere il cambiamento climatico e difendere la sostenibilità del Pianeta

03 Lug 2023

Paolo Marelli

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L’osservazione della Terra, grazie ai satelliti, aiuterà i Paesi più poveri a migliorare la produzione agricola, prevenendo le calamità e salvaguardando al contempo le risorse naturali e la sostenibilità del Pianeta. Si rafforza la partnership tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e il Fondo internazionale delle Nazioni Unite per lo sviluppo agricolo (Ifad).

Innovation Day: l’accordo

Durante l’Innovation Day dell’Ifad, le due parti hanno firmato una lettera di intenti per l’uso dei dati satellitari del telerilevamento della Terra in tutte le fasi dei piani di sviluppo dell’agricoltura allo scopo di combattere povertà e fame nel mondo. Con i satelliti è infatti possibile avere un’agricoltura più “intelligente”: dall’ottimizzare l’irrigazione contro lo spreco di acqua al monitorare il degrado del suolo a causa di uno sfruttamento intensivo, dalla lotta alla deforestazione a quella contro l’inquinamento.

Satelliti cruciali

L’osservazione delle Terra, tramite i satelliti europei, sarà cruciale per mettere a punto i programmi agricoli dell’Ifad, per perfezionare il loro targeting geografico, così come per monitorare le risorse naturali come pascoli, foreste, acqua e suolo, i quali sono i mezzi di sussistenza vitali per i piccoli agricoltori. Senza dimenticare che circa il 75% delle persone più povere del mondo vive in aree rurali e fa affidamento sull’agricoltura per il proprio sostentamento.

I progetti in campo

Quest’anno, l’Esa e il Fondo delle Nazioni Unite intendono monitorare le rotte migratorie del bestiame e i pascoli in Sudan, sorvegliare dall’orbita la riforestazione in Turchia e sostenere il nuovo programma dell’Ifad sull’agroecologia.

Dal 2010, l’Esa collabora con l’Ifad nel campo dell’agricoltura, nel monitoraggio del suolo in Madagascar, sui controlli dello stato di salute dei pascoli in Kirghizistan, nel redarre mappe dell’erosione del suolo in Lesotho e nello studio degli effetti del cambiamento climatico in Tagikistan.

Difesa del Pianeta

Benjamin Koetz, Head of Sustainable Initiatives Office dell’Esa, afferma che “in un mondo caratterizzato da variabilità climatica e condizioni meteorologiche estreme in continua crescita, l’osservazione della Terra può fornire informazioni tempestive per gestire meglio risorse scarse come l’acqua o rispondere a inondazioni e ondate di caldo. Questa partnership consente di allineare gli strumenti di finanziamento dello sviluppo con la più recente tecnologia spaziale per adattarsi ai cambiamenti climatici e sostenere la transizione green in tutto il mondo”.

Lotta alla povertà

Gladys Morales, Global Head of Innovation dell’Ifad, aggiunge che “la collaborazione con l’Esa aumenterà l’impatto degli investimenti dell’Ifad nella produzione agricola e zootecnica, nella gestione delle risorse naturali e nell’adattamento ai cambiamenti climatici. Questo è un tipo di partnership innovativa che ci aiuta a fare la differenza nell’ultimo miglio, dove lavoriamo e dove vive la maggior parte delle popolazioni rurali povere”.

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