IL DEBUTTO

Banda larga via satellite, primo lancio per il progetto Kuiper di Amazon

I due satelliti low-orbit sono prototipi di una flotta che a regime conterà su più di 3.200 mezzi, da produrre e posizionare nell’arco dei prossimi sei anni. Il Vp of technology Rajeev Badyal: “Impareremo moltissimo, a prescindere dagli esiti della missione”

06 Ott 2023

Paolo Marelli

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Project Kuiper, la costellazione satellitare a banda larga in orbita terrestre bassa (Leo) di Amazon, si sta preparando a mandare in orbita i suoi primi due satelliti durante la missione Protoflight. I satelliti prototipo – KuiperSat-1 e KuiperSat-2 – sono i primi due di oltre 3.200 satelliti che la società spaziale di Jeff Bezos prevede di produrre e posizionare nei prossimi sei anni.

Opportunità di apprendimento

La missione Protoflight rappresenta un’importante sperimentazione e opportunità di apprendimento per il team di Project Kuiper. La serie di test aggiungerà dati reali dallo Spazio ad anni di dati raccolti in laboratorio e sul campo, fornendo ulteriori informazioni sulle prestazioni della rete end-to-end di Amazon a terra e in orbita. È anche un’occasione per testare le procedure di missione per l’elaborazione dei satelliti, il lancio e le operazioni di missione.

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Missione cruciale

“Abbiamo effettuato test approfonditi nel nostro laboratorio e abbiamo un alto grado di fiducia nella progettazione del nostro satellite, ma non c’è nulla che sostituisca i test in orbita”, ha detto Rajeev Badyal, vicepresidente della tecnologia di Project Kuiper: “È la prima volta che Amazon manda dei satelliti nello Spazio e impareremo moltissimo, indipendentemente da come si svolgerà la missione”.

Il sistema Kuiper comprende tre elementi chiave: satelliti avanzati a banda larga Leo, terminali per i clienti piccoli e convenienti e una rete di comunicazione sicura e resiliente a terra. La missione Protoflight testerà tutte e tre le parti, insieme ai team e ai sistemi che le gestiscono.

Lanciati dal razzo Atlas V

I satelliti della costellazione Amazon viaggeranno nello Spazio su un razzo Atlas V di United Launch Alliance (Ula), che li disporrà a un’altitudine di 500 chilometri. Da quel momento, inizieranno i test ai vari sistemi e sottosistemi di bordo. Per esempio, utilizzeranno le stazioni di telemetria, tracciamento e comunicazione (Tt&C) per stabilire il primo contatto con i satelliti; impiegheranno gli array solari per generare energia e confermeremo che l’elettronica di bordo funzioni nominalmente entro intervalli di potenza e temperatura accettabili.

Una serie di test a terra

A terra, saranno testati hardware e software di rete avanzati per perfezionare il flusso di dati attraverso il Sistema Kuiper e Aws. Le antenne gateway posizionate in tutto il mondo tracceranno e comunicheranno con i satelliti e collegheranno il Sistema Kuiper a Internet.

“Al termine della missione, prevediamo di deorbitare attivamente entrambi i satelliti prima che brucino nell’atmosfera terrestre: è il nostro impegno per la sicurezza spaziale”, riferisce Amazon.

Accordo da 7,4 miliardi per i lanci

L’anno scorso, Amazon aveva annunciato il più grande accordo nella storia del settore dei razzi per il lancio dei satelliti Kuiper, firmando contratti con Ula, Arianespace e Blue Origin. Nell’ambito di questo accordo, Amazon prevede di pagare circa 7,4 miliardi di dollari per i lanci Kuiper nei prossimi cinque anni. Di fatto, ha prenotato 77 lanci da questo trio di aziende per distribuire i satelliti abbastanza velocemente.

Infine Amazon non solo ha confermato che i suoi primi satelliti Kuiper sono in procinto di essere lanciati nella prima metà del prossimo anno, ma ha anche ribadito l’intenzione di iniziare il beta testing della rete con i propri clienti entro la fine del 2024.

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