Il cielo non è più solo uno spettacolo da ammirare: da oggi diventa una fonte di dati scientifici senza precedenti. EarthCare, il satellite dell’Agenzia spaziale europea (Esa) lanciato con la collaborazione dell’agenzia giapponese Jaxa, osserva nubi e particelle sospese, elementi fondamentali per capire come l’energia solare e quella terrestre interagiscono nell’atmosfera.
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Visione tridimensionale
Nubi e aerosol non sono dettagli insignificanti: riflettono la luce solare nello Spazio e trattengono calore, modulando il bilancio energetico del pianeta. Finora, i modelli climatici potevano solo stimare questi effetti, con margini di errore significativi.
EarthCare combina radar per profilare verticalmente le nuvole, lidar per rilevare particelle sottili, sensori multispettrali per mappe orizzontali e radiometri per misurare la radiazione in entrata e in uscita dall’atmosfera, creando una visione tridimensionale e precisa dell’atmosfera globale.
Analisi promettenti
Le prime analisi sono promettenti: i dati osservati coincidono quasi perfettamente con le previsioni dei modelli, un risultato definito “radiative closure” mai raggiunto su scala mondiale. L’Esa sottolinea come questo permetta finalmente di confrontare misure reali e simulazioni, riducendo incertezze e migliorando la qualità delle previsioni climatiche.
Meteo più affidabile
I benefici non sono solo teorici. Centri di previsione come l’Ecmwf potranno integrare le misure EarthCare nelle previsioni quotidiane, rendendo meteo e clima più affidabili, soprattutto in caso di eventi estremi come tempeste, ondate di calore o piogge intense. Per cittadini, amministrazioni e imprese significa decisioni più informate, dalla protezione civile all’agricoltura.
Dati pubblici
Ora i dati sono pubblici: scienziati di tutto il mondo possono collaborare, confrontare e aggiornare i modelli, aprendo una nuova era per la climatologia. EarthCare trasforma ciò che era un’incognita in informazione solida, permettendo di leggere il cielo con occhi nuovi. Le nubi, un tempo misteriose e imprevedibili, diventano strumenti concreti per comprendere il clima e affrontare un futuro sempre più segnato dai cambiamenti ambientali.






