Leonardo, Thales e Airbus accelerano per unire le forze e creare una joint venture da 10 miliardi di euro nel settore satellitare. La nuova società avrà sede in Francia. Secondo indiscrezioni, rivelate dalla Reuters, l’accordo iniziale dovrebbe essere messo a punto nelle prossime settimane.
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Progetto Bromo
Nell’ambito del cosiddetto “Progetto Bromo”, i tre colossi industriali intendono costituire una nuova società per la produzione di satelliti. Il suo obiettivo sarà competere con i rivali cinesi e statunitensi, a cominciare da Starlink di SpaceX, l’azienda californiana di proprietà di Elon Musk.
Superati gli ostacoli
I colloqui hanno ripreso slancio dopo un periodo difficile in estate, quando le parti non sono riuscite a trovare un accordo sulla governance e sulla valutazione della newco, bloccando la conclusione dell’accordo. C’è chi sostiene anche che i colloqui abbiano rischiato di fallire.
Memorandum d’intesa
La Reuters fa sapere che un memorandum d’intesa potrebbe ora essere firmato entro la fine di settembre, anche se i tempi potrebbero slittare.
Finora i segnali politici sono stati incoraggianti, ma i dettagli relativi alla proprietà e alla governance sono ancora in fase di definizione perché ci sono interessi nazionali sensibili da proteggere, soprattutto per quanto riguarda la Difesa.
Negoziazione in corso
Le partecipazioni societarie esatte della nuova società sono ancora in fase di negoziazione, anche se l’ipotesi più probabile è che la nuova proprietà potrebbe essere suddivisa in tre parti uguali.
Il valore della nuova impresa per la costruzione di satelliti sarebbe pari a circa 10 miliardi di euro, una cifra che riflette il fatturato combinato delle unità delle tre aziende nel segmento satellitare.
Trattativa continua
Mentre Leonardo ha rifiutato di commentare, Guillaume Faury, ceo di Airbus, ha ribadito che le società stanno procedendo verso un accordo e stanno discutendo con i rispettivi governi. “Siamo sulla buona strada”, ha detto Faury a un gruppo di giornalisti a Washington. “Abbiamo anche iniziato a comunicare con tutte le parti interessate e abbiamo avviato le procedure per ottenere l’approvazione antitrust”, ha aggiunto Faury.
Dal canto suo, Thales ha dichiarato che “non è stato raggiunto alcun accordo in questa fase. Stiamo continuando il nostro lavoro. Qualsiasi ulteriore commento sarebbe prematuro”.




