STRATEGIE

Virgin Galactic, missione Unity 25 riuscita. La prima “gita” spaziale si avvicina

La quinta missione, la prima dopo due anni, del velivolo suborbitale della società di sir Richard Branson raggiunto 87 km di altitudine e quasi tre volte la velocità del suono. Ora le verifiche in attesa della prima missione commerciale scientifica a fine giugno e l’inizio dell’era del turismo spaziale

29 Mag 2023

Nicola Desiderio

Virgin Galactic

Virgin Galactic il 25 maggio scorso ha compiuto con successo il volo suborbitale Unity 25. Si tratta della quinta missione in assoluto e la prima dopo due anni e ha volato dalle ore 9:15 atterrando alle 10:37 allo Spaceport America nello stato del New Mexico dopo aver raggiunto raggiungendo un apogeo di 54,2 miglia (87,2 km) e una velocità massima di Mach 2,94 (3.630 km/h).

Fino a 87 km di quota

Il Vss Unity è stato lanciato e portato dall’aereo trasportatore a doppia fusoliera Vms Eve fino a 44.500 piedi (13.564 metri) prima che i motori della navicella suborbitale si accendessero portandosi fino alla quota stabilita. Successivamente ha veleggiato rientrando come previsto sulla pista dello stesso spazioporto di partenza. A bordo c’erano d’erano il comandante Mike Masucci, il pilota CJ Sturckow e tre astronauti: Beth Moses, Luke Mays, Jamila Gilbert e Christopher Huie che è dunque il 20° uomo di colore nello spazio.

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Nicola Pecile in cabina

A guidare il VMS Eve c’erano invece il comandante Jameel Janujiua e il pilota italiano Nicola “Stick” Pecile, udinese con oltre 6.000 ore di volo ed esperienza su 152 velivoli diversi. Pecile è un ex tenente colonnello dell’Aeronautica Militare e dal 2015 è uno dei 7 piloti collaudatori che stanno curando lo sviluppo del Vss. Grazie anche alla sua laurea in ingegneria aeronautica conseguita all’Università la Sapienza di Roma, si sta occupando anche delle attività di completamento del veicolo suborbitale di Virgin Galactic.

Verifica velivolo e dati

Il Vss Unity sarà ora sottoposto a un lungo processo di verifica e controllo insieme ai dati raccolti in vista della Galactic 01, la prima missione commerciale scientifica prevista per la fine di giugno. La missione Unity 25, oltre alla validazione dei mezzi prima del loro ingresso in servizio, aveva anche l’obiettivo di addestramento sul campo per gli astronauti e permettere loro di accumulare esperienza di volo. Proprio per questo, non ci sono state immagini in diretta del volo dall’interno dei velivoli.

Pronti a partire

“La missione Unity 25 è stato un risultato fantastico per tutti alla Virgin Galactic. Assistendo alla gioia pura ispirata dal nostro equipaggio all’atterraggio, ho la piena sicurezza nell’esperienza unica che i nostri astronauti hanno acquisito per i nostri clienti” ha dichiarato Michael Colglazier, ceo di Virgin Galactic. L’azienda del gruppo di sir Richard Branson si dice dunque pronta ad iniziare il proprio servizio di turismo spaziale, una delle prossime frontiere della space economy. Dopo il fallimento di Virgin Orbit, è vietato sbagliare.

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