La crescita esponenziale dei dati provenienti da satelliti, sensori IoT e reti di monitoraggio climatico sta generando un patrimonio informativo di valore inestimabile, ma di difficile interpretazione. Non basta raccogliere dataset sempre più vasti, è necessario renderli leggibili e fruibili da pubblici diversi: istituzioni, ricercatori, giornalisti e cittadini. A questo obiettivo lavora Alia Space Systems, realtà attiva nel settore spaziale dal 2003, che ha trovato nel cloud europeo di OVHCloud un alleato tecnologico per affrontare le sfide del Big Data e trasformare informazioni complesse in strumenti concreti per la decisione.
La presentazione del caso, avvenuta durante la Case Study Presentation Session dell’Osservatorio Cloud Transformation 2025 del Politecnico di Milano, è stata affidata ad Arturo Montieri, Technical Director di Alia Space Systems, e ad Alessandro Di Felice, Key Account Manager di OVHCloud.
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L’esperienza di Alia Space Systems tra spazio e dati
Fondata nel 2003, Alia Space Systems ha sviluppato competenze che spaziano dai mission control systems ai sistemi di pianificazione e visualizzazione, fino alla distribuzione dei dati e alla simulazione 3D. Secondo quanto riportato da Montieri, l’azienda lavora da anni al fianco dell’Agenzia Spaziale Europea e di altri attori internazionali, affrontando temi che vanno dall’elaborazione di dati satellitari al monitoraggio climatico e ambientale.
La grande quantità di dati trattati include informazioni satellitari, GIS, statistiche, climatiche e provenienti da reti IoT, un flusso eterogeneo e continuo che rischia di restare inaccessibile senza strumenti adeguati. È proprio qui che nasce il progetto DEA, presentato come servizio cloud-native dedicato al cosiddetto “storytelling dei dati”.
Dal dataset alla narrazione: DEA come servizio cloud-native
L’idea di fondo, spiegata da Montieri durante la sessione, è che i dati, per quanto preziosi, rimangano sterili se non vengono trasformati in qualcosa di comprensibile e fruibile. DEA – disponibile online su dea.destine.eu – nasce con l’obiettivo di trasformare dataset complessi in storie interattive. Si tratta di narrazioni geospaziali che possono aiutare policy maker, giornalisti e opinione pubblica a comprendere fenomeni complessi come i cambiamenti climatici o l’impatto ambientale di determinate attività.
Secondo Alia Space Systems, lo storytelling rappresenta uno strumento potente per rendere intellegibili dinamiche scientifiche e tecniche spesso riservate agli addetti ai lavori. L’approccio consente non solo di diffondere conoscenza, ma anche di supportare decisioni politiche e sociali su base più informata.
Le sfide del Big Data e il ruolo del cloud europeo
Gestire quantità crescenti di dati spaziali e climatici non significa soltanto avere sistemi in grado di immagazzinare e processare informazioni. Serve un’infrastruttura scalabile, affidabile ed efficiente, che garantisca continuità di servizio e rispetto delle normative. È su questo terreno che entra in gioco OVHCloud, come ha evidenziato Di Felice durante la presentazione.
Il cloud europeo offerto da OVHCloud risponde a più esigenze contemporaneamente. Dal punto di vista economico, il modello pay-as-you-go con costi trasparenti permette di ottimizzare le risorse senza sorprese. Sul piano tecnico, la replicazione tripla dei dati assicura affidabilità e resilienza, mentre i servizi DBaaS e lo storage S3 compatibile offrono strumenti gestiti e distribuiti per governare dataset complessi.
Ma l’elemento che rende strategica la scelta di un cloud europeo riguarda la sovranità dei dati. Come ricordato nella presentazione, ospitare e trattare i dati in infrastrutture europee consente a organizzazioni come Alia Space Systems di mantenere pieno controllo sulla loro localizzazione e sul rispetto delle normative comunitarie, un aspetto cruciale per progetti che coinvolgono dati ambientali e spaziali sensibili.
AI e modelli linguistici europei
Tra i vantaggi sottolineati da Di Felice vi è anche l’accesso a un AI Endpoint ospitato in Europa. Questo servizio permette di integrare nei processi applicazioni di intelligenza artificiale basate su modelli linguistici avanzati, con la garanzia che i dati restino sotto giurisdizione europea. Un fattore che, in prospettiva, rafforza l’autonomia tecnologica e riduce la dipendenza da infrastrutture extra-UE.
Dal laboratorio alla società: l’impatto delle storie
La presentazione si è conclusa mostrando il funzionamento del “Stories Editor” e dello “Stories Assistant”, strumenti che consentono di creare e personalizzare narrazioni partendo dai dataset. Attraverso interfacce intuitive e visualizzazioni dinamiche, è possibile costruire storie capaci di spiegare, ad esempio, l’evoluzione di un fenomeno climatico, l’impatto di eventi meteorologici estremi o l’analisi di trend statistici.
In questo modo, la collaborazione tra Alia Space Systems e OVHCloud offre un esempio concreto di come il cloud europeo possa andare oltre la semplice infrastruttura tecnologica, diventando un abilitatore di nuove forme di comunicazione scientifica e di supporto alle decisioni politiche. I dati, se resi accessibili e narrati con strumenti adeguati, non restano confinati nei centri di ricerca ma diventano patrimonio condiviso.




