BILANCIO 2019-2023

Asi, Saccoccia: “Crescita attesa anche per il prossimo quadriennio”

Il presidente dell’Agenzia spaziale presenta i risultati del suo mandato che si sta per chiudere: “Fondi aumentati del 250% rispetto agli anni precedenti. Spazio settore strategico per la crescita e la competitività”. Il Sottosegretario del Mimit Valentino Valentini : “La sfida è realizzare una new space economy nazionale”

02 Mag 2023

Nicola Desiderio

Giorgio Saccoccia Agenzia Spaziale Italiana ASI

L’Italia non ha mai investito così tanto nello spazio: ben 10,3 miliardi di euro negli ultimi 4 anni, con un aumento del 250%, nei quali il timone dell’Agenzia Spaziale Italiana è stato tenuto dall’ingegner Giorgio Saccoccia, il cui mandato terminerà il prossimo 2 maggio e i cui risultati sono stati presentati dal presidente stesso in occasione dell’incontro tenutosi ieri presso il quartier generale di via del Politecnico a Roma.

La crescita dello spazio

Saccoccia ha sottolineato come in questo quadriennio il posizionamento dell’Italia nell’ambito spaziale internazionale sia cresciuto e, insieme ad esso, il legame con le istituzioni e le imprese fornendo un prezioso supporto all’attività scientifica, di formazione e di sostegno alla nuova imprenditorialità. “É cresciuto il posizionamento internazionale del nostro Paese: sia in ambito europeo, dove, contrariamente al passato, i tavoli di decisione strategica comprendono sempre Italia, Francia e Germania”.

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Le relazioni estere

La statura del nostro paese rispecchia il suo peso contributivo all’interno dell’Esa, ma vale anche a livello internazionale “grazie alle relazioni frequenti e strategiche con i grandi partner, in primis con la Nasa, ma anche con la Canadian Space Agency, la Japanese Aerospace Space Agency, l’Indian Space Research Organisation e infine con i Paese emergenti nel settore spaziale, presso i quali l’Italia attraverso l’Asi – ha sottolineato il presidente – svolge un ruolo importante di riferimento per la loro crescita”.

Per ricerca, economia ed istituzioni

Nel dossier che riassume tutte le attività svolte tra il 2019 e il 2023 emergono “l’attenzione per i piccoli”, la realizzazione di incubatori nazionali e di fondi di investimento, gli eventi b2b a livello internazionale, le iniziative di commercializzazione. Ci sono inoltre le indicazioni per creare una continuità con il suo successore, essenziale “per garantire il prosieguo del lavoro avviato” ricordando anche la collaborazione dell’Agenzia con la Difesa, la Pubblica Sicurezza, la Protezione Civile, i Ministeri”.

Lo spazio come visione

La collaborazione con le istituzioni, le università e gli enti di ricerca è importante per sviluppare lo spazio sempre più in funzione dei suoi utilizzatori, compresi i cittadini verso i quali è rivolta un’azione di comunicazione sempre più necessaria per renderli partecipi dei benefici dello spazio e consapevoli di tutti i servizi e i benefici che riguardano lo spazio. “L’astronave dell’Asi, dello Spazio Italiano, sta compiendo un viaggio di grande visione con destinazioni ambiziose e lontane” ha commentato Saccoccia.

Le voci di budget

Il dossier contiene anche un dettaglio di come sono stati spesi tutti i denari: 2,5 miliardi per l’Osservazione della Terra, 1,7 miliardi per l’esplorazione umana e la robotica, 1,5 miliardi per il trasporto spaziale, 854 milioni di per nanosatelliti. Grazie al Pnrr sono arrivati direttamente 880 milioni di euro, ai quali sommare i 90 milioni dalla Cassa Depositi e Prestiti, mentre altri 1.290 sono stati trasferiti all’Esa. Per il modulo abitativo multifunzione del programma Artemis sono stati spesi 300 milioni di euro.

Un ente efficiente

Un dato che misura l’efficienza dell’Asi è che solo il 3% (346 milioni di euro) sono andati alla gestione ordinaria. “C’è sicuramente ancora tanto percorso da fare: lasciamo che questa astronave – ha detto ancora Saccoccia – continui nel suo corso, sosteniamola affinché possa essere sempre di più fonte di ritorni, strumento di ispirazione e motivo di orgoglio per un’Italia che sa guardare con fiducia al proprio futuro”. Tale aspetto dipende ovviamente da ciò che l’Asi farà in base alle scelte politiche cui è sottoposta.

Il supporto del governo

Il biennio 2024-2025 dovrebbe garantire lo stesso livello di budget e un forte sostegno governativo proseguendo il percorso di crescita anche per il prossimo quadriennio. “L’ambizione del governo è sviluppare la space new economy nazionale” ha dichiarato il sottosegretario del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Valentino Valentini parlando all’incontro che si è tenuto presso l’Asi. Il viceministro ha sottolineato il crescente coinvolgimento dello spazio in tutti i settori dell’economia e sulla possibilità per l’Italia e dell’Europa di creare una “efficace autonomia strategica”. Ha inoltre parlato di “realizzazione di grandi infrastrutture spaziali comuni, che abbattano i costi di utilizzo delle tecnologie spaziali, favorendone la diffusione in tutti i settori potenzialmente beneficiari, tra queste prima di tutto un sistema di accesso allo spazio autonomo, efficace ed efficiente“.

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