NUOVI AMBITI INDUSTRIALI

Asi, Officina Stellare si aggiudica il bando per il nanosatellite EarthNext

L’azienda di Sarcedo sarà contraente principale, oltre che fornitore del sistema ottico multispettrale, del cubesat che sarà in grado di operare in orbita molto bassa per riprese multispettrali ad alta risoluzione della Terra

02 Ago 2022

Nicola Desiderio

Gino Bucciol

Officina Stellare si è aggiudicata il bando di gara “Future missioni per Cubesat” e realizzerà per l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) il nanosatellite “EarthNext”, dotato di sistema ottico multispettrale compatto e in grado di operare ad orbita molto bassa (Very Low Earth Orbit, Vleo) per missioni di osservazioni della Terra.

Filiera tutta Tricolore per EarthNext

Il contratto ha un valore di 1,7 milioni di euro, ha una durata complessiva di 18 mesi e vede l’azienda di Sarcedo (VI) come contraente principale del progetto, a capo di una filiera totalmente italiana composta da Università Federico II di Napoli, T4I, Aiko, Tsd e Planetek. Inoltre è fornitore della specialità di casa, ovvero il sistema ottico di ripresa di bordo ad alta risoluzione. Allo stesso tempo, Officina Stellare, sarà responsabile dell’integrazione dell’intero satellite mettendo in campo un’altra delle sue competenze specifiche: la capacità di offrire una gamma completa di servizi tecnici al proprio interno. Tutte le fasi dunque vengono realizzate in casa: dalla progettazione al test funzionale del sistema, passando per la manifattura e l’integrazione dei componenti ottici e meccanici di EarthNext.

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I nanosatelliti, una nuova eccellenza italiana

EarthNext sarà dotato di un sistema di propulsione elettrico e presto inizierà lo studio di progettazione e realizzazione preliminare, associato allo sviluppo di breadbord e della missione dimostrativa in orbita. Con questa iniziativa Asi dà ulteriore impulso ai nanosatelliti, un campo al centro dell’attenzione di altre agenzie spaziali e dell’industria e che si sta affermando sempre di più come un segmento fondamentale della space economy, anche in Italia. Grazie al loro basso costo, ma anche alla loro crescente sofisticazione e affidabilità, trovano applicazioni crescenti permettendo di elaborare anche nuovi concetti di missione, talvolta in collaborazione o a supporto di satelliti tradizionali, come nel caso del LiciaCube e del Milani che saranno a supporto della missione Dart di Nasa ed Esa e sono frutto entrambi della tecnologia italiana.

Il primo contratto con l’Asi

“Siamo particolarmente fieri di questo nuovo ed importante conseguimento, è il nostro primo contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana, dopo i successi ottenuti soprattutto all’estero” afferma Gino Bucciol (nella foto). “Si tratta di un progetto estremamente innovativo che mira ad esplorare, tra i primissimi al mondo, un ambito applicativo, quello delle riprese della Terra in orbita molto bassa, di grandissimo interesse industriale e commerciale. Officina Stellare guiderà un team di aziende italiane dalle comprovate capacità, che contribuirà al successo della missione con i propri sottosistemi avanzati. Per la nostra azienda – conclude il vice presidente Sviluppo Business e co-fondatore di Officina Stellare – è un’ulteriore occasione per accrescere la nostra capacità di leadership e poter contribuire al rafforzamento della filiera nazionale. Non posso non ringraziare Asi per l’opportunità concessa a noi e a tutte le altre aziende nazionali premiate da questo programma”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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