LA CLASSIFICA

Thales Alenia Space e Avio Aero sul podio dei datori di lavoro ideali

Le due società del mondo aerospace sono insieme a Ferrari i vincitori del Randstad Employer Brand 2023. Tra i fattori più apprezzati dagli intervistati il worklife balance, l’atmosfera e la retribuzione.

12 Mag 2023
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Gli italiani vogliono lavorare nell’aerospazio e pensano che le aziende che operano in questo settore rappresentino il datore di lavoro ideale. Lo dimostrano i risultati dell’Employer Brand 2023 di Randstad che mette due pezzi da novanta della nostra space economy, Avio AeroThales Alenia Space Italia al secondo e al terzo posto della classifica dietro ad un mostro sacro come la Ferrari.

Spazio secondo solo alla Ferrari

La ricerca è realizzata da Randstad, multinazionale olandese e numero uno mondiale nei servizi per le risorse umane. Il premio assegnato alle tre aziende è frutto di un’indagine basata su un sondaggio e su interviste a quasi 7.000 persone di età compresa tra i 18 e 64 anni sull’attività di 150 potenziali datori di lavoro. Il premio e l’inchiesta sono indipendenti (le aziende sono scelte dalla Randstad) e per il 2023 hanno coinvolto globalmente 163.000 persone e oltre 6.000 aziende. Avio Aero è ritenuta attraente per sicurezza del posto, solidità finanziaria e reputazione del brand, fattori che riguardano anche Thales Alenia Space Italia che si distingue inoltre per il contenuto di lavoro interessante.

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Equilibrio vita-lavoro

La ricerca ha evidenziato come l’equilibrio tra lavoro e vita (worklife balance) è il fattore di scelta più importante nella scelta del datore di lavoro, seguito da atmosfera di lavoro e retribuzione, come i benefit immateriali sono importanti quanto quelli materiali e oltre la metà dei lavoratori cerca un’azienda capace di garantire equità, diversità e inclusione. Tali fattori sono giudicati più importanti anche della sicurezza del posto di lavoro e della carriera anche se le aziende non sono allineati a queste tendenze.

Il fattore economico rimane

Il fattore economico rimane la motivazione principale che spinge a cambiare lavoro (40% degli intervistati), ma il miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro è poco distante (36%) ed è ritenuto più importante delle opportunità di crescita prospettate da un cambio di azienda (28%). Quanto alla flessibilità, il lavoro da remoto, salutato durante la pandemia come una prospettiva strutturale, sta tornando a livelli precedenti alle necessità dettate dal covid-19: solo il 29% lavora parzialmente o totalmente lontano dal luogo di lavoro.

Forza di attrazione

“Voglio ringraziare Randstad per averci restituito questa fotografia dei fattori che fanno di Avio Aero un datore di lavoro ideale, le nostre persone che ogni giorno sono in prima linea determinando questo risultato e coloro che hanno dimostrato fiducia nei nostri valori e nel nostro impegno” ha dichiarato Sandro De Poli. “Sono i continui investimenti in ricerca e sviluppo e il consolidato network con le maggiori università e centri di ricerca internazionali – conclude il presidente di Avio Aero – a garantire un livello di eccellenza su scala globale. Continuare a investire in formazione, inclusione e attrazione di nuovi talenti resta una priorità”.

Innovazione e conoscenza

“Certi del fatto che le giuste competenze permettono di portare avanti i grandi progetti dello Spazio, siamo sempre più attenti alla formazione e valorizzazione dei nostri talenti, nonché all’attrattività di sempre nuove risorse con l’obiettivo di incentivare l’innovazione spinta che caratterizza il mondo spaziale. Il nostro è un settore ad elevatissimo contenuto di conoscenza, basato su tecnologia in continua evoluzione che oggi, più che mai, offre grandi opportunità che dobbiamo essere in grado di cogliere” ha detto Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia.

La distanza datore-lavoratore

“Nel 2023 il worklife balance è diventato il driver più importante nella scelta del datore di lavoro in Italia – ha detto il group ceo di Randstad, Marco Ceresa (nella foto) commentando i dati – eppure è solo al 5° posto tra i fattori offerti dalle aziende, uno scarto che indica un fondamentale punto di miglioramento nell’employer branding. Di fronte al carovita e alle incertezze dello scenario internazionale, però, restano fondamentali anche fattori economici. La realtà è che oggi benefit materiali e immateriali sono equivalenti nella valutazione dei lavoratori: i datori di lavoro, per attirare i migliori talenti, devono considerarli entrambi”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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