IL PROGETTO ESA

Agricoltura: intelligenza artificiale “spaziale” per certificare le aziende in regola

La sfida parte dall’India e riguarda la mappatura dei campi di cotone del Paese: si punta ad addestrare il software AI dell’azienda tedesca Marple nell’utilizzare le immagini satellitari provenienti da due navicelle Sentinel-2 per classificare i campi in base al metodo di coltivazione e prevenire frodi

09 Giu 2023

Paolo Marelli

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L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha lanciato un progetto per mostrare come l’intelligenza artificiale possa utilizzare i dati satellitari per certificare le coltivazioni di cotone biologico in India al fine di prevenire le frodi.

Il test sul cotone biologico in India

Il progetto mira ad “insegnare” al software dell’azienda tecnologica tedesca Marple ad usare le immagini dei satelliti dell’Esa, principalmente di due veicoli spaziali Sentinel-2 in orbita polare, per rilevare i campi di cotone in tutto il Paese e classificarli automaticamente in base al metodo di coltivazione.

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Marple ha sperimentato questa capacità con l’Esa due anni fa in Uzbekistan, sostenendo che il software riesca a distinguere tra cotone organico e convenzionale con una precisione del 98%.

Il test in India sarà condotto in collaborazione con Global Organic Textile Standard (Gots), un’organizzazione senza fini di lucro. E l’Esa cofinanzierà (con 500 mila euro) questo progetto indiano nell’ambito del suo programma Business Applications and Space Solutions (Bass).

Esperimento antifrode

Jeffrey Thimm, responsabile del progetto Gots, ha affermato che il training dell’intelligenza artificiale in India, dove le condizioni climatiche sono le più diverse e la prevalenza di piccoli campi unita alla consociazione delle aziende rendono più complessa la distinzione tra cotone organico e non, è importante per migliorare la precisione del software.

Il software è progettato per attingere da uno spettro di sensori che forniscono dati su vegetazione, acqua e suolo, nonché indici come il Normalized difference vegetation index (Ndvi), una misura della salute e della densità della vegetazione.

Primi risultati entro fine 2023

I primi risultati dall’India sono attesi entro la fine dell’anno e il Gots prevede di utilizzarli per migliorare le stime di rendimento. Sempre secondo il Gots, il progetto aiuterebbe anche a individuare i campi di cotone con pratiche agricole tradizionali ed ecocompatibili che li rendono potenziali candidati per la certificazione biologica, in particolare quelli coltivati dalle aziende agricole più piccole.

I campi certificati come biologici che non soddisfano i criteri verrebbero contrassegnati per l’indagine prima che il loro cotone sia raccolto. “Parte del problema è che nessuno sa veramente fino a che punto le pratiche commerciali fraudolente hanno depredato il settore biologico”, ha affermato Thimm.

Inoltre, non esiste una fonte di dati affidabile sul numero di coltivazioni di cotone biologico in India, ha aggiunto, rendendo difficile sapere quanto cotone biologico sia effettivamente coltivato e da dove.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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