Passo avanti per creare un’alleanza europea nel settore spaziale che coinvolga l’italiana Leonardo, le francesi Thales e Airbus con l’obiettivo di sfidare Starlink di Elon Musk. Sia il governo francese che quello italiani spingono per un’accelerazione su questa triplice patto industriale.
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Asse franco-italiano
Lo Spazio ”è una componente essenziale dell’autonomia strategica e lo vediamo bene oggi, nel contesto della guerra in Ucraina e l’irruzione di un nuovo attore che ha ovviamente contribuito a rimescolare le carte, Starlink e Space X, da parte americana. Da questo punto di vista la cooperazione franco-italiana è un’asse determinante della nostra strategia”, ha detto il ministro francese dell’Industria, Marc Ferracci, rispondendo a una domanda sulla cooperazione spaziale, in occasione del Forum economico franco-italiano a Parigi.
Progetto Bromo
Evocando il piano di cooperazione sui satelliti tra Airbus, Thales e Leonardo (progetto ”Bromo‘), il ministro ha detto che si tratta di un ”progetto che sosteniamo e sul quale i colloqui avanzano in modo costruttivo”. Il progetto “deve permetterci di raggiungere una capacità su questo segmento assolutamente essenziale”, ha proseguito il ministro dell’Industria, sottolineando la necessità per la Francia, l’Italia e l’Europa, di essere ”competitivi rispetto agli altri attori” mondiali.
Ferracci è intervenuto in conferenza stampa a Bercy, in presenza dei ministri dell’Economia francese, Eric Lombard e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Pari condizioni
Urso ha affermato che i negoziati mirano a garantire ai due Paesi pari condizioni nel progetto, approvato dal presidente francese Emmanuel Macron al Salone dell’Aeronautica di Parigi lo scorso giugno.
Nell’ambito del cosiddetto “Progetto Bromo”, che prende il nome da un vulcano indonesiano, Leonardo, Thales e Airbus stanno valutando la possibilità di costituire una nuova società per la produzione di satelliti al fine di competere meglio con Stati Uniti e Cina, ma finora i progressi sono stati modesti.
L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha dichiarato il mese scorso che le tre società avrebbero effettuato un’altra valutazione sullo stato dell’accordo entro la fine di luglio.