L’ANALISI

Comunicazione satellitare in orbita bassa: il business salirà 14,8 miliardi nel 2026



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Gartner prevede un boom della spesa globale per i servizi di satcom Leo il prossimo anno, con un aumento del +24,5% rispetto al 2025: diventeranno mainstream con l’emergere di nuovi utilizzi da parte delle aziende e dei consumatori

Pubblicato il 1 ago 2025



Gartner

La spesa degli utenti finali per i servizi di comunicazione satellitare in orbita terrestre bassa (Leo) dovrebbe raggiungere i 14,8 miliardi di dollari a livello globale nel 2026, con un aumento del 24,5% rispetto al 2025. È questa la previsione di Gartner, la nota società di consulenza strategica.

“I satelliti Leo hanno fornito principalmente connettività a banda larga in località remote dove le reti tradizionali non arrivano – ha affermato Khurram Shahzad, senior director analyst di Gartner -. Tuttavia, stanno emergendo nuovi casi d’uso da parte di consumatori e aziende, che spingono i fornitori di servizi di comunicazione (Csp) ad espandere il mercato. Ciò sta consentendo ai satelliti Leo di diventare una tecnologia a banda larga mainstream per le imprese”.

40.000 satelliti

I satelliti Leo orbitano più vicino alla Terra rispetto alla tecnologia satellitare tradizionale, fornendo connessioni più veloci e una minore latenza. Ciò consente loro di fornire banda larga ad alta velocità e integrare le reti terrestri tradizionali. Il mercato sta entrando in una fase di rapida espansione, con oltre 20 fornitori di servizi satellitari Leo attivi e più di 40.000 satelliti previsti nei prossimi anni.

Connessione onnipresente

“Con la continua crescita dei casi d’uso, le aziende e i consumatori possono aspettarsi un accesso a Internet costante e il rilevamento dell’Internet of Things (IoT) ovunque, senza essere limitati dalla posizione – ha aggiunto Shahzad -. Anche gli aerei, le navi e le piattaforme marine trarranno vantaggio dai nuovi mezzi di resilienza della rete e da una connessione Internet onnipresente”.

Aree remote: un business

La crescita maggiore dei servizi di comunicazione satellitare Leo nel 2026 proverrà dalle aziende e dai consumatori nelle aree remote che non dispongono di altre opzioni di connettività, con una spesa prevista in aumento rispettivamente del 40,2% e del 36,4%. Seguono i servizi Leo per la connettività IoT (32%), il settore marittimo e aeronautico (13,8%) e il miglioramento della resilienza della rete (7,7%).

Settore agli albori

Nonostante questi casi d’uso in espansione, il settore rimane ancora agli albori e presenta varie limitazioni, tra cui barriere normative in alcuni Paesi e vincoli di capacità in determinate aree – ha spiegato Shahzad -. I servizi Leo possono anche incontrare restrizioni di roaming, mancanza di interoperabilità e non sono certificati per tutte le esigenze marittime mission-critical. È importante che i Csp valutino le strategie in base ai casi d’uso”.

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