IL PAPER

Digital Decade, la connettività satellitare chiave di volta

La Computer & Communications Industry Association presenta un paper con sei proposte per accelerare sulla roadmap ed evitare che gli obiettivi della Ue falliscano. Al primo posto la banda ultralarga via satellite per abbattere i costi infrastrutturali e portare il segnale a un numero più elevato di persone in tempi rapidi in particolare nelle aree rurali

30 Gen 2024

Paolo Marelli

DigitalDecade

La connettività satellitare sarà l’architrave per raggiungere gli obiettivi del programma Digital Decade 2030 dell’Ue. In vista dell’imminente “Connectivity package” della Commissione europea, la Computer & Communications Industry Association (Ccia Europe) pubblica un white paper (scaricalo qui) con sei proposte per accelerare sulla roadmap della transizione digitale dei 27 Stati membri, invitando i responsabili politici di Bruxelles e Strasburgo ad adottare soluzioni lungimiranti.

Connettività: sguardo al futuro

Nel 2023 la Commissione ha avviato una consultazione sul futuro del settore delle comunicazioni elettroniche dell’Ue. Ciò ha scatenato accesi dibattiti sulle richieste di pagamento da parte delle grandi società di telecomunicazioni ai fornitori di contenuti e applicazioni online, successivamente respinte dalla stragrande maggioranza delle parti interessate e degli Stati membri.

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Poiché la discussione si concentra ora su una potenziale revisione delle norme sulle telecomunicazioni nel 2025, la Ccia esorta l’Ue a guardare alle soluzioni tecnologiche del futuro, piuttosto che a quelle del passato. A tal fine, l’associazione ha pubblicato uno studio che presenta sei proposte concrete su come raggiungere gli obiettivi di connettività del 2030 nel modo più efficace.

Le sei proposte

Primo, diversificare l’offerta di banda larga, per esempio attraverso i satelliti e la tecnologia open-Ran. Secondo, sostenere le pratiche e gli investimenti per la distribuzione dei contenuti, per esempio le Cdn e i cavi sottomarini. Terzo,

migliorare la trasparenza e il controllo dei finanziamenti europei per la connettività. Quarto, sostenere politiche di peering aperto per una connettività Internet più efficiente. Quinto, favorire la domanda di 5G da parte dei consumatori per creare una rete guidata dal mercato. Sesto, garantire la sostenibilità delle reti, in linea con gli obiettivi ecologici dell’Ue.

Appello al dialogo

La Ccia Europe invita i legislatori, i regolatori e le altre parti interessate dell’Ue a “impegnarsi in un dialogo costruttivo sulla futura politica di connettività basata su questo nuovo white paper, promuovendo la collaborazione per costruire un ecosistema digitale europeo competitivo, aperto e innovativo”, si legge in una nota. 

Efficienza e sostenibilità economica

Il vicepresidente senior e responsabile della Ccia Europe, Daniel Friedlaender, spiega che “l’Europa non dovrebbe correre alla cieca verso obiettivi che potrebbero anche non essere più validi. Le parti interessate con interessi acquisiti continueranno a sostenere di aver bisogno di più denaro per raggiungere gli obiettivi di connettività”. Aggiunge che “l’Ue dovrebbe fare un passo indietro e ripensare a come raggiungere gli obiettivi del Digitale Decade nel modo più efficiente ed economico possibile. Finora la discussione si è concentrata solo sul sostegno a una parte di un settore molto più ampio, ignorando se vi sia o meno una domanda o un interesse sufficiente da parte dei consumatori”. 

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