NAVIGAZIONE SATELLITARE  

Galileo, la seconda generazione entra in piena fase di sviluppo

Thales Alenia Space, Airbus Defence & Space e Thales Six Gts firmano i contratti per l’ingegneria di sistema e l’assistenza tecnica. All’appello mancano solo due appalti per la catena di sicurezza e il Prs System Test Bed che saranno assegnati nelle prossime settimane

05 Giu 2023

Paolo Marelli

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Oggi, con 28 satelliti in orbita, Galileo è il sistema di navigazione satellitare più preciso al mondo, capace di fornire una precisione a livello di un metro a più di quattro miliardi di utenti in tutto il mondo. Attualmente ci sono altri 10 satelliti Galileo che devono essere lanciati, dopodiché toccherà al primo dei satelliti Galileo di seconda generazione (G2), i quali stanno entrando in una piana fase di sviluppo e dovrebbero unirsi alla costellazione nei prossimi anni.

La presenza italiana

Nel maggio 2021 erano già stati assegnati i contratti di costruzione a Thales Alenia Space (Italia) e Airbus Defence & Space (Germania) per realizzare due famiglie indipendenti di satelliti per un totale di 12 satelliti G2, nonché contratti separati con Safran Electronics & Defence – Navigation & Timing (Francia) e Leonardo (Italia) sui precisissimi orologi atomici a bordo.

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A seguito di un nuovo lotto di appalti nell’estate 2022, tutti gli altri elementi costitutivi fondamentali per i satelliti Galileo di seconda generazione sono ora pronti per essere costruiti.

Investimento da 3 miliardi

L’Esa, agendo per conto dell’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale (Euspa) in qualità di autorità di progettazione e sviluppo del sistema di Galileo, negli ultimi mesi ha assegnato contratti per un valore di un miliardo di euro, che portano l’impegno economico complessivo nei satelliti Galileo di seconda generazione vicino a tre miliardi di euro.

Firmati nuovi contratti

Con la comunità europea dei navigatori satellitari che si è riunita all’Estec dell’Esa nei Paesi Bassi per l’edizione annuale della Conferenza europea sulla navigazione (Enc), quest’anno ospitata dall’Istituto olandese di navigazione (Nin) attorno al tema della resilienza, l’Agenzia spaziale europea non solo ha fornito un aggiornamento sullo sviluppo di Galileo Second Generation, ma ha anche invitato tutti i partner industriali del progetto G2: Thales Alenia Space (Italia), Airbus Defence & Space (Germania), Gmv (Spagna), Thales Alenia Space (Francia), Thales Six Gts (Francia), Tecnobit (Spagna), Leonardo (Italia) e Safran Electronics & Defence – Navigation & Timing (Francia).

Infine, i rappresentanti di Thales Alenia Space (Italia), Airbus Defence & Space (Germania) e Thales Six Gts (Francia) erano presenti per firmare quattro contratti per attività di ingegneria di sistema e assistenza tecnica.

G2, un salto nel futuro

Javier Benedicto, direttore della navigazione dell’Esa, ha affermato che “Galileo è sempre stato inteso come una risorsa permanente a beneficio della vita dei cittadini europei e mondiali”. E che la seconda generazione dei satelliti Galileo “assicurerà che il sistema vada avanti nel futuro con nuove capacità e ulteriore robustezza, per garantire che i servizi Galileo siano disponibili e affidabili ovunque e ogni volta che siano necessari”.

Ennio Guarino, capo del Dipartimento Programmi Galileo ed Egnos dell’Esa, ha aggiunto: “I satelliti G2 rappresenteranno un importante passo avanti rispetto a quanto è stato fatto prima e incorporeranno numerosi aggiornamenti tecnologici, sviluppati attraverso la ricerca e i programmi di sviluppo H2020 e Horizon Europe”.

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