Mappare e censire i pascoli utilizzando i dati dei satelliti: è l’obiettivo dell’innovativo progetto Life Pastoralp che mira ad scattare una fotografia dettagliata del territorio montano, monitorando lo stato di salute degli alpeggi alla luce del cambiamento climatico in corso. Una prima sperimentazione è già stata avviata sul sito pilota del Parco nazionale del Gran Paradiso. E l’iniziativa presto sarà estesa a tutta la Valle d’Aosta.
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Pool di enti protagonisti
Il progetto è stato presentato al Forte di Bard, dove ricercatori, responsabili politici, tecnici hanno discusso le principali questioni legate al clima che interessano i sistemi agropastorali di montagna.
Il progetto è stato coordinato dall’Università di Firenze, con la partecipazione di soggetti italiani e francesi, tra i quali l’Arpa e l’Institut Agricole Régional. Durante l’avanzamento del progetto, l’assessorato all’Agricoltura e alle Risorse naturali della Regione Valle d’Aosta ha colto l’opportunità e ha siglato una convenzione con l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Valle d’Aosta, per estendere lo studio a tutto il territorio valdostano e a realizzare un catasto dei pascoli della regione
Più tutela per i pascoli
“Si tratta di un’iniziativa di grande interesse per la Valle – dice l’assessore regionale all’agricoltura Marco Carrel – perché il tema dei pascoli alpini e della loro gestione è al centro del complesso sistema di aiuti finanziati dall’Europa, dallo Stato e dalla Regione. In questo quadro, per determinare l’ammissibilità a premio delle superfici dei nostri pascoli, finora è stato l’organismo pagatore Agea ad imporci la sua lettura del territorio. Una lettura che, tra l’altro, veniva rivista ogni tre anni, apportando spesso sostanziali modifiche ai dati che erano stati comunicati. Ora invece, grazie a questo importante lavoro, potremo tornare a definire le nostre specificità regionali e i nostri modelli gestionali”.
Un aiuto agli agricoltori
Trasferendo a scala regionale i risultati del progetto Pastoralp e rendendoli funzionali ai nuovi strumenti di programmazione della politica agricola, l’obiettivo sarà non solo quello di riuscire a migliorare la gestione dei prati-pascoli, ma anche di rendere queste informazioni di più facile utilizzo da parte degli agricoltori.
Il sistema sarà un valido supporto per conoscere nel dettaglio le caratteristiche dei pascoli, che rappresentano il 97% della superficie agricola regionale, per realizzarne un quadro accurato, per poterlo monitorare e, quando necessario, poterlo aggiornare in autonomia.
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